Controlli continui e serrati per prevenire situazioni di reato. Il Questore di Novara, oggi, ha annunciato e sintetizzato attività in essere e quelle che verranno, manifestando la volontà delle forze dell’ordine di lavorare insieme per generare maggiore sicurezza sul territorio. “Qualcuno in questi giorni ha parlato di degrado ambientale – ha detto facendo riferimento all’omicidio e al pestaggio avvenuti di recente in centro- In realtà, quello è un degrado, in entrambi i casi, dovuto a stili e condotte di vita individuali. Si tratta di persone con una subcultura incline ormai alla violenza, fomentata spesso e volentieri anche dall’uso di alcolici”.
Nessun dubbio nè da parte della questura nè della Procura sulle responsabilità dell’imputato: “l’assassino è il compagno di Gisella, nonostante i vari tentativi di scaricare colpe su altri”. Gaetano Todaro sottolinea anche che “quello che stiamo affrontando è un momento difficile: non passa giorno che non si senta parlare di eventi funesti o reati che spesso vanno ricondotti in un determinato contesto. Altre volte sono azioni sporadiche. Ma tutto ciò ci impone di prendere misure di contrasto sia che si tratti di eventi terroristici, sia di eventi singoli.
Per questo, stiamo mettendo in campo un dispositivo che impegnerà tutte le nostre risorse. Da qualche tempo i controlli, già attivi, sono stati intensificati”. Come dire, dopo la strage di Nizza tutto è possibile. E diventa perfino facile creare un parallelo tra situazioni: il lungolago di Arona, durante la Notte Bianca, è stato attentamente presidiato, con presenza massiccia di forze dell’ordine. “Non bisogna avere paura di fronte a tante divise. Se ci siamo possiamo prevenire e contrastare, se non ci siamo…no”.
Misure forti che proseguiranno nel Novarese anche in occasione di altri eventuali grandi eventi che attraggano un gran numero di persone. Il terrorismo non è un fenomeno da sottovalutare nemmeno in quella che potrebbe sembrare una zona assolutamente poco “strategica” per i criminali.
Nizza insegna…
Livello di attenzione alto dunque,anche nelle attività quotidiane. Solo nella giornata di ieri, spiega il Questore, sono state controllate in stazione 50 persone nel giro di un’ora. Tra loro, 4-5 irregolari portati in Questura.
“Comunque, nel Novarese, la presenza di clandestini è molto più bassa rispetto ad altre zone. L’Ufficio stranieri della Questura sta facendo un lavoro incisivo, con gli accertamenti sui permessi di soggiorno. Molti di questi permessi, rilasciati a pieno titolo all’epoca, nel corso del tempo si rivelano superati, magari per cambio lavoro, o per false dichiarazioni: c’è anche chi fa finta di lavorare facendosi pagare i contributi dal datore, ma poi al lavoro in realtà non ci va”. Da qui, diversi permessi ritirati con conseguente espulsione dei soggetti coinvolti.
“Non si ignora nulla, il nostro lavoro è quello di garantire la sicurezza, quella reale e quella percepita”.
“Proprio per questo, creeremo un connubio più stretto con la polizia locale, cercheremo di coinvolgere gli agenti in servizi di controllo del territorio. Una sinergia che ci permetterà di portare a casa risultati tangibili”.