I ragazzi del circolo novarese di “Benvenuti in Italia”, hanno raccolto e presentato al Consiglio Comunale, le firme per intitolare un luogo pubblico di Novara a tutte le “Vittime dell’immigrazione”.
Nella giornata di ieri, mercoledì 3 ottobre 2018, in occasione della Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime dell’Immigrazione, il circolo novarese della “Fondazione Benvenuti in Italia”, ha presentato a Palazzo Cabrino una petizione per chiedere al Consiglio Comunale di Novara di intitolare uno spazio pubblico della città a tutte le “Vittime dell’immigrazione”.
“Vogliamo ricordare le migliaia di vittime che hanno perso la vita nel mediterraneo in questi anni nella disperata ricerca di un futuro migliore – spiegano Giuseppe Passalacqua e Federico Pinnisi del circolo novarese di Benvenuti in Italia – così come tutti i migranti, a partire dai tantissimi italiani, che nella storia hanno affrontato viaggi temerari e drammatici per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria e con la speranza di costruire un futuro migliore per se stessi e i loro cari, con le firme raccolte in città”.
Dai banchetti organizzati dai giovani rappresentanti del circolo, sono arrivate 365 firme di cittadini novaresi stimolati a condividere l’esigenza di comprensione piena del fenomeno immigrazione, come fatto che debba uscire da una logica strettamente emergenziale, per essere dunque governato secondo criteri di lungimiranza. Una comprensione del fenomeno, che passa anche da una presa di coscienza collettiva e pure attraverso iniziative come questa, si può giungere a costruire una cultura diffusa dell’inclusione sociale e della convivenza pacifica.
“Il circolo novarese della Fondazione Benvenuti In Italia – spiegano Passalacqua e Pinnisi – ha fornito supporto organizzativo alla raccolta firme, così come gli amici dell’Associazione Acmos hanno fatto a Torino, dove la sindaca Appendino ha già dichiarato d’essere d’accordo con la richiesta fatta dai cittadini”.
I giovani di Benvenuti in Italia concludono sottolineano l’importanza dell’iniziativa “affinché questa importante scelta possa rappresentare per tutta la nostra comunità l’impegno a non dimenticare, per far memoria di ciò che è stato e l’impegno per alimentare un orizzonte di solidarietà e accoglienza”.