Arrestati in Svizzera per una rapina commessa a Novara undici anni fa. Sentenza definitiva per due fratelli che nel 2007 avevano sequestrato e derubato un imprenditore che aveva un debito di 20 mila euro.
Due fratelli italiani, originari del Varesotto, uno residente ora nel Luganese (Svizzera) sono stati arrestati dalla polizia cantonale ticinese in esecuzione di un mandato di cattura internazionale per una rapina messa a segno nel 2007 a Novara. Devono scontare una condanna per aver sequestrato e malmenato un artigiano settantenne che aveva con loro un debito di 20 mila euro. Il 28 dicembre 2007 l’uomo era stato aspettato sotto casa, prelevato a forza, picchiato selvaggiamente e costretto a salire in auto per andare in riva al Ticino, dove si era preso altre botte. Poi era stato riportato a città e obbligato a firmare assegni in bianco per saldare un debito d’affari, per essere infine sequestrato tutta la notte nella sua abitazione e derubato. Gli aggressori gli avevano portato via un po’ di contanti, i cellulari, le chiavi del furgone e il libretto degli assegni.
La cattura dei due, un 54enne e un 48nne, che avevano rimediato in tribunale a Novara condanne fino a 7 anni di carcere, è avvenuto nella zona di Mendrisio. I poliziotti hanno visto che su di loro pendeva un ordine di rintraccio firmato dalla Procura generale della Corte d’Appello di Torino.