Rapina, lesioni e tentata estorsione, tre in carcere. Individuati dalla squadra Mobile nel corso di indagini scattate in seguito al pestaggio di un ragazzo
Gli arresti sono scattati questa mattina quando gli agenti della squadra Mobile di Novara, ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip alla mano, si sono presentati alle porte delle loro abitazioni. E per i tre, un albanese di 30 anni, una ragazza italiana di 24 e un tunisino di 41, si sono aperte le porte del carcere. Sono ritenuti responsabili dei reati di rapina, lesioni e tentata estorsione aggravata. A loro i poliziotti sono arrivati in seguito alle indagini scattate la sera del 16 marzo scorso quando erano intervenuti per un pestaggio di un ragazzo dominicano da parte di cinque persone. Quando gli agenti sono arrivati hanno trovato il ragazzo, che aveva casa, cantina e garage, completamente a soqquadro, Il ragazzo appariva molto spaventato al punto al punto da non voler andare in ospedale dove andrà solo dietro insistenza dei genitori e dove i medici lo giudicheranno guaribili in una ventina di giorni per la frattura del setto nasale e la perforazione del timpano. Non lo avevano solo picchiato ma anche rapinato di auto (di proprietà dei suoi genitori) e del telefono cellulare. Il motivo di tanta ferocia stava, secondo quanto poi appreso dagli agenti, nel fatto che chi lo aveva aggredito lo riteneva responsabile della sparizione di una valigia contenente droga per un valore di circa 40mila euro, circostanza che il giovane dominicano negava con fermezza. Il giovane era stato anche pesantemente minacciato, lasciando intendere che quell’aggressione era solo un avvertimento. Dopo il pestaggio le minacce non si sono fermate; nei giorni successivi sono proseguite in un crescendo di violenza verbale al punto da costringere il ragazzo alla fine di marzo a lasciare l’Italia. Nel loro mirino anche i genitori del ragazzo. Al termine delle indagini, individuati gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre, il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto dal gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, misura eseguita dagli agenti questa mattina. I tre indagati, attualmente in carcere (i due uomini a Novara, la donna a Vercelli) a disposizione dell’autorità giudiziaria, sono ritenuti a vario titolo responsabili dei reati rapina aggravata, lesioni aggravate e tentata estorsione aggravata.