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Novara

Colpo al market a Gattinara, uno dei rapinatori è di Grignasco

Colpo al market a Gattinara, uno dei rapinatori è di Grignasco. L’uomo, 37 anni, avrebbe fatto da “palo”

Avevano studiato il colpo a tavolino e, probabilmente, per non dare troppo nell’occhio, hanno pensato di raggiungere “l’obiettivo”  non in macchina, che avrebbe potuto essere immortalata dalle telecamere di sorveglianza,  ma con il pullman di linea. E così sabato scorso hanno messo in atto il piano: sono saliti a Grignasco come due viaggiatori “normali” e sono scesi a Gattinara. Obiettivo: il supermarket “DPiù” di corso Garibaldi. Si sono appostati fuori, hanno studiato la situazione e il momento propizio per entrare in azione e poi, verso le 13, considerata la situazione “favorevole”, sono entrati in azione; o meglio: uno, il più anziano, 58 anni senza fissa dimora, calato il berretto a coprire parzialmente il volto, e pistola in tasca,  è entrato mentre il complice, 37 anni di Grignasco, è rimasto all’esterno a fare da palo. Una volta all’interno del supermercato l’uomo ha palesato subito le sue intenzioni: si è diretto alla cassa e, pistola in pugno, ha intimato alla cassiera, di consegnare tutto il contante presente. Per essere più incisivo, ma soprattutto per accelerare i tempi, non ha esitato a colpire la donna al capo con il calcio della pistola, e, arraffati i contanti – circa 800 euro – è fuggito all’esterno facendo perdere rapidamente le proprie tracce. Ma qualcuno aveva già allertato la centrale operativa dei carabinieri che, nel giro di pochi istanti, sono arrivati davanti al market. Ad attirare la loro attenzione la presenza di un uomo (poi identificato nel 37enne grignaschese) che, alla vista dell’auto di servizio, ha calato il cappellino sul volto e si è alzato il bavero del giaccone nel tentativo di nascondersi mentre a passo spedito cercava di allontanarsi. Un comportamento più che sospetto che non è sfuggito ai militari che, tra l’altro, quel volto era parso una vecchia conoscenza. Così lo hanno bloccato e messo alle strette. Apprese le modalità del colpo e ascoltati numerosi testimoni, i carabinieri, chiamati i rinforzi da Borgosesia e dal comando di Vercelli, hanno avviato le ricerche dell’uomo che materialmente aveva messo a segno la rapina. E lo hanno trovato, qualche ora dopo, a Prato Sesia, nei pressi di una sala giochi dove aveva già giocato, e perso, una parte del bottino. I due sono stati poi riconosciuti da alcune persone presenti in quel momento all’interno del supermercato.

Poco lontano dal luogo della rapina poi i militari hanno trovato, nascosto in un cespuglio in un parco pubblico, uno zainetto al cui interno erano nascosti gli effetti personali del 58enne e anche l’arma utilizzata per il colpo, rivelatasi essere una fedele riproduzione di una Beretta semiautomatica alla quale era stato tolto il tappino rosso in modo da renderla identica a un’arma vera.  La cassiera, 44 anni residente in provincia di Novara, nel frattempo era stata portata all’ospedale di Borgosesia dove i medici le hanno riscontrato un trauma cranico non commotivo e l’hanno giudicata guaribile in sei giorni. Per i due, arrestati con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali, si sono aperte le porte del carcere, uno a Biella, l’altro a Vercelli.