NOVARA • Era il 14 gennaio 2016 quando due rapinatori fanno irruzione nella ditta Fonomatic New Game di Novara, operante nel settore della fornitura di caffè e del noleggio di slot machine per bar e sale scommesse. Uno dei due armato di pistola, entrambi con parrucche in testa. All’interno della ditta c’era anche un cliente che aveva appena ottenuto un prestito di 2000 euro dal titolare da decurtare successivamente dai proventi delle slot machine presenti in un bar di sua proprietà. Entrambe le “vittime” vengono legate a delle sedie con del nastro adesivo. Nel frattempo, i due aggressori prelevano il contante all’interno dell’ufficio: i due si muovono con estrema naturalezza, chiaramente a conoscenza di dove si trovino le cassaforti. Dopo aver obbligato il titolare a svelare il codice e prelevato tutto il denaro contante, i due rapinatori si danno alla fuga, impossessandosi di un hard disk che credono essere quello che contiene i filmati della videosorveglianza.
Peccato che non fosse l’hard disk giusto che, invece, era rimasto in ufficio. Proprio dalle registrazioni dei filmati, sono partite le indagini dei Carabinieri di Novara, proseguite poi in collaborazione con i militari di Lecce. Gli indizi hanno portato all’individuazione di tre responsabili: Angelo Caci, classe 69, siciliano residente a Novara e pregiudicato; Emanuele Dell’Anna, classe ’94, residente a Lecce, pregiudicato; Giampiero Russo, classe ’89, residente a Lecce, anch’egli pregiudicato. Caci è risultato vittima (era il cliente presente in ditta) in realtà complice dei rapinatori.
A carico dei tre, la Procura della Repubblica del Tribunale di Novara ha avanzato la richiesta di misura cautelare con conseguente custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato eseguito nella mattinata del 12 gennaio 2017 dai Carabinieri di Novara (Caci si trovava già in carcere per altri reati) e dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Lecce che hanno rintracciato nel Salento Dell’Anna e Russo. Nei prossimi giorni si svolgeranno gli interrogatori di garanzia.
I risultati sono arrivati dopo attente indagini e grazie all’individuazione di indizi che hanno portato a dubitare subito di Caci (ad esempio, i due rapinatori non avevano prelevato i 2000 euro in contanti che aveva in tasca, oltre alle numerose contraddizioni nella testimonianza dello stesso). Ritrovamento di sim telefoniche altre prove hanno contribuito a chiudere l’operazione.