Un residence “fantasma” con un giro d’affari di mezzo milione di euro: lo hanno scoperto le Fiamme Gialle della Compagnia di Verbania che, in questi giorni, hanno concluso la verifica fiscale nei confronti di un’attività turistico ricettiva di Ghiffa svolta in forma d’impresa da un cittadino italiano, residente in Lichtenstein.
L’italiano era di fatto proprietario di 14 appartamenti e 6 stanze doppie a Ghiffa, con vista lago, giardino e piscina.
Le indagini erano già partite durante la scorsa estate, quando presso la struttura non vi era nemmeno un’unità abitativa libera.
Gli appartamenti venivano pubblicizzati su un sito internet tedesco e affittati per brevi periodi di vacanza abusivamente a clienti esclusivamente stranieri, a prezzi particolarmente concorrenziali rispetto al mercato delle strutture turistico ricettive legali.
Nel residence lavoravano 3 dipendenti che erano a disposizione della clientela: uno senza alcun contratto di assunzione, una con un contratto di collaboratrice familiare ed un altro quale giardiniere.
I dipendenti preparavano le camere per l’arrivo dei turisti, cambiavano lenzuola ed asciugamani, proprio come in una vera struttura alberghiera.
Il proprietario era già stato sanzionato con una multa amministrativa di 2000 euro per non aver segnalato l’inizio dell’attività d’impresa al Comune di Ghiffa, a cui sono state anche segnalate imposte di soggiorno da incassare, in quanto evase, per 6.867,64 euro.
Le Fiamme Gialle hanno ricostruito tutto il volume d’affari generato dal 2012 dal residence attraverso l’analisi di conti correnti esteri sui quali venivano direttamente accreditati i corrispettivi delle locazioni, concordati direttamente online, da parte dei turisti.
Nessun flusso di denaro è transitato dall’Italia, procedura attivata per rendere più complessa l’eventuale quantificazione della ricchezza generata in caso di controllo.
Almeno 500 i turisti ospitati, ma nessuna comunicazione di pubblica sicurezza è stata inoltrata alle autorità. Le Fiamme Gialle hanno ricostruito un volume d’affari di 447.192,35 euro dal 2012 di cui 40.653,85 euro di Iva.
Quello dell’evasione in ambito turistico rappresenta, per il Vco, un fenomeno piuttosto importante su cui la Guardia di Finanza sta lavorando con impegno a tutela di quegli imprenditori che, regolarmente, pagano le tasse e svolgono il proprio mestiere nel rispetto della legge.