Respinta la richiesta di scarcerazione per Gallina, ex ad di Acqua Novara e Vco. Per il gip di Milano, nonostante le dimissioni, resta il pericolo di inquinamento probatorio
Resta ai domiciliari Andrea Gallina, ex amministratore delegato di Acqua Novara e Vco indagato nell’inchiesta milanese «Mensa dei poveri» su tangenti e corruzione in Lombardia. Il gip di Milano ha infatti respinto la richiesta di scarcerazione presentata dal suo legale, l’avvocato Mario Monteverde, dopo l’interrogatore di garanzia, in cui si era avvalso della facoltà di non rispondere.
Il pm aveva espresso parere contrario alla revoca della misura, mentre secondo il legale, essendosi Gallina dimessosi dall’incarico, erano venute meno le esigenze che avevano giustificato il provvedimento.
Secondo il giudice rimane il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, avendo l’indagato «consolidato una fitta rete di relazioni grazie alla posizione apicale nell’importante società a partecipazione pubblica».
Gallina è accusato di corruzione e turbativa d’asta. Avrebbe favorito un imprenditore lombardo, a sua volta indagato, in un bando di Acqua Novara e Vco, dietro la promessa di dazioni di denaro allo stato ancora indeterminate.