Respinto dall’amica, diventa stalker ed estorsore. Cinquantenne novarese condannato a 2 anni e 8 mesi dopo la denuncia di una donna conosciuta al bar, che per sfuggire si è trasferita a Milano
Appostamenti, telefonate, richieste di incontro, e poi anche di denaro «O te ne vai da Novara, o ti facciamo sparire noi». Queste solo alcune delle frasi minacciose che avevano portato una quarantenne a lasciare Novara e trasferirsi a Milano per sfuggire a un conoscente che probabilmente pensava potesse nascere qualcosa di più che una semplice amicizia: «Per me era un amico, ma forse lui pensava a qualcosa di più. Quando l’ho respinto è iniziato un periodo da incubo. Me lo trovavo ovunque». La sua denuncia, risalente all’inizio del 2015, ha portato condanna dell’amico cinquantenne M.A. a 2 anni, 8 mesi e 15 giorni di carcere per stalking es estorsione. Assolto il coimputato, un quarantatreenne che avrebbe accompagnato l’amico in una delle missioni estorsive per la richiesta di denaro. Non sono emerse prove a suo carico.
I pedinamenti dell’imputato, che non aveva gradito il fatto di essere stato respinto, erano cominciati alla fine del 2014. Lui e la donna si erano conosciuti in un bar. In denuncia la vittima ha parlato di richieste estorsive: «Se non paghi, guardati alle spalle. E stai attenta a tuo figlio». Lei aveva consegnato 50 euro, ma poi l’amico si era fatto avanti anche successivamente per chiedere ancora soldi.