Era stato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Novara Marco Bozzola a lanciare il sasso qualche giorno fa, con un’intervista al quotidiano La Stampa, attraverso la quale difendeva la scelta della giunta Ballarè di realizzare l’area industriale di Agognate.
Sul tema da tempo si sono mosse le associazioni ambientaliste (oltre a quelle degli agricoltori) ed in particolare “Rete Terra” che ha raccolto oltre duemila firme su una petizione indirizzata al primo cittadino: “Ma di questa lettera non v’è traccia!” aveva detto Bozzola…
“Questa è una bugia grossa come una casa – risponde infuriato Alberto Pacelli di Rete Terra che oggi sulla questione ha convocato una conferenza stampa, insieme a Giorgio Albertinale di Legambiente – ma come si fanno a dire cose simili? Noi abbiamo distribuito alla popolazione migliaia di volantini e la petizione è pubblicata sul nostro sito, dove è possibile firmare… O vogliamo dire che i duemila firmatari sono duemila pazzi che non sapevano cosa stavano sottoscrivendo? Non siamo mica beoti!”.
In effetti l’affermazione (che però non è stata smentita) risulta un tantino forte, soprattutto considerata la storia politica di Pacelli, da sempre in prima fila nelle battaglie ambientaliste, magari anche quelle un po’ di retroguardia…
“In verità – dice Pacelli – questa intervista è illuminante perché è la riprova, una volta di più, dell’indifendibilità di questo progetto e mi chiedo come faccia un assessore a dire cose simili! Bozzola sostiene che le nostre argomentazioni, ovvero quelle sul rispetto dell’ambiente e sul consumo di suolo, parlano alla pancia della gente. In realtà noi crediamo di parlare alla testa delle persone e lo facciamo anche grazie alla collaborazione di esperti della materia: Luca Mercalli ad esempio, che ha anche lui firmato la petizione e che ci ha spiegato, durante una serata a Novara, le conseguenze anche climatiche della cementificazione o il professor Luigi Battezzati, l’esperto in sviluppo industriale del Politecnico di Milano, anch’egli sottoscrittore”.
“Secondo Bozzola noi proporremmo di fare le aree industriali vicino al centro città… Ma chi ha mai detto una simile scempiaggine? Semmai è lui a distruggere il verde cittadino: pensiamo al parco di via Bovio… O a Pernate con i 350 mila metri quadrati destinati alla “porta di Novara”… “.
Si scalda ancora Pacelli “Le “invenzioni urbanistiche” di questo assessore lasciano di stucco: come si fa a dire che dietro ad Agognate c’è una guida pubblica? Ma proprio perché lui sostiene questo, noi vogliamo rivolgergli tre semplici domande. La prima è quali sono le aziende che si insedieranno in quell’area? L’abbiamo chiesto più volte ed in più occasioni ma non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta. E se ci sono queste aziende saranno in grado di portare nuova occupazione? A me risulta infatti che la logistica porti pochissima occupazione e poco qualificata… Sarà come dice il nostro sindaco che il lavoro è lavoro anche quando si tratta di guidare un muletto. Indubbiamente… Ma possiamo immaginare per i nostri giovani qualcosa di meglio?”.
“Seconda domanda: quali sono le altre città italiane dotate di due interporti? Perché già abbiamo il Cim, ora questo che di fatto diventa un doppione. Terza questione: quali sono gli esperti che hanno avvallato questa idea di mettere la logistica ad Agognate? Perché a noi il professor Battezzati, che non è il primo che passa per la strada in questa materia, ha detto esattamente il contrario. Io credo che noi, ma tutti i cittadini abbiano il diritto di avere risposte precise a queste domande e non le fantasiose elucubrazioni di chi non sembra avere ben chiaro di che cosa si stia parlando!”.
“Nel corso della Consulta per l’ambiente del 20 marzo scorso – interviene Albertinale – l’assessore ha anche spiegato la necessità di creare gli opportuni collegamenti con l’area in questione e su questo punto è necessario un approfodimento… Alcuni aspetti tecnici sono già sul nostro sito, altri verranno inseriti mano a mano. Fino a quando proseguirà la petizione? Fino all’ultimo giorno utile. Non intendiamo mollare di un centimetro. Novara è già fin troppo cementificata e non si può continuare così!”.
“Ma io dico – riprende Pacelli – di quest’area ad Agognate si parla da decenni, ma nessuna amministrazione aveva mai pensato di realizzarla così. Ma scherziamo? Durante l’amministrazione Giordano si era discusso di un progetto molto più piccolo ed articolato e non se ne era comunque fatto niente. Ora questa iniziativa ha dell’incredibile e noi porteremo la questione a livello nazionale… Perché sia chiaro che il cemento non si mangia!”.
E che queste dichiarazioni siano fatte da due noti esponenti della sinistra novarese deve far riflettere. Che la questione sia infatti maldigerita da una parte importante della maggioranza che regge le sorti di questa giunta è ormai cosa nota. Ne è un esempio lampante l’atteggiamento netto assunto nei mesi scorsi dal capogruppo di Sel Alfredo Reali (e sostenuto dalla base del partito che non ha apprezzato come i propri esponenti abbiano inizialmente votato favorevolmente in consiglio comunale) che ha pubblicamente dichiarato che “Agognate va riconsiderata”.
Una posizione che ha cominciato a far breccia a più livelli e che potrebbe addirittura incontrare il favore degli stessi proponenti che, non è difficile immaginarlo, potrebbero vedere con favore l’opportunità di vedersi scrollare di dosso l’immagine dei “cementificatori”. Sarà così?
Agognate, ovvero la grande area industriale da un milione di metri quadrati, potrebbe dunque essere ripensata e possibilmente “rimpicciolita” visti i problemi anche politici che sta creando? O al contrario si andrà al muro contro muro?
Intanto un’apertura c’è perché lo stesso assessore all’urbanistica Bozzola, nell’intervista “incriminata” sostiene la necessità di “rivedere la pianificazione per raggiungere una sorta di bilancio zero, modificando le previsioni esistenti”. Staremo a vedere! Intanto la raccolta di firme va avanti!