“Abbiamo consegnato al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale la lettera con la richiesta di tremila cittadine e cittadini di non modificare la destinazione d’uso di un milione di mq di terreni agricoli ad Agognate.
Una richiesta “ascoltata” dall’Esecutivo.
L’Assessore all’urbanistica ci ha, infatti, comunicato ufficialmente che la Giunta sarebbe intenzionata a ridurre del 40% la superficie dei terreni da trasformare in aree per la logistica.
Un risultato importante anche se parziale.
Importante perché conferma che quello che abbiamo fatto nel corso di quest’anno non è stato vano e che la mobilitazione democratica di migliaia di persone può non essere inutile.
Parziale perché l’obiettivo era – ed è – quello di ottenere che quei terreni rimangano agricoli.
Un risultato che, comunque, ci investe di una nuova e maggiore responsabilità.
Per questo lanciamo un appello a tutte le cittadine ed a tutti i cittadini per una Mobilitazione Democratica che sia, possibilmente, ancora più vasta della precedente.
Dobbiamo tutti assieme convincere gli amministratori comunali che le nostre proposte di rispettare il piano regolatore, di tutelare i terreni di Agognate, di abbandonare la politica della distruzione di terreni agricoli e di aree verdi, di perseguire una politica che si basi sul riuso degli edifici dismessi o degradati sono giuste, rispondono ad una visione moderna dell’urbanistica ed all’interesse della città (ed anche al loro)
Nessuno dimentichi, o finga di dimenticare, che Novara ha già un interporto e che dispone, purtroppo, di un vasto patrimonio edilizio abbandonato che ristrutturato può essere riusato.
Tutti ricordino – ad iniziare dagli Amministratori comunali – che a Novara il problema non è la mancanza di possibili localizzazioni per nuovi insediamenti ma il processo di deindustrializzazione che sta diventando devastante.
Noi, a partire da sabato 11 aprile saremo di nuovo in piazza, per le strade, nei mercati, sui sagrati con i nostri banchetti.
Il nostro invito è alle donne ed agli uomini di tutte le età di venire a firmare il nuovo appello ed a farsi parte diligente nel sollecitare e raccogliere firme. Alle giovani ed ai giovani chiediamo di difendere il loro futuro battendosi con noi per far prevalere la ragione: la terra è un bene indispensabile per tutti gli esseri viventi ed il cemento non si mangia”
RETETERRANOVARA