“Ci hanno presi in giro… Dove sono finiti tutti i rappresentanti delle istituzioni che erano in comune la scorsa settimana? E’ assurdo che in una situazione del genere Terna non si faccia neanche vedere”. I lavoratori della ex Verbano Trasformatori, gruppo Tamini, oggi hanno preso l’ennesima bastonata, proprio quando la speranza era quella di poter avere un po’ di sollievo, con la promessa, venerdì scorso, a Palazzo Cabrino, di riaprire la procedura, chiedere la sospensione della mobilità e l’attivazione della cassintegrazione. Oggi le carte in tavola sono cambiate. Nettamente. All’incontro di questa mattina in Associazione industriali di Novara, l’amministratore delegato di Tamini non era presente, ma la posizione del gruppo sembra proprio non tenere conto delle garanzie date dinanzi sindaco, deputati, sottosegretari ecc.
“Hanno confermato che la procedura non verrà ritirata – spiegano i rappresentanti sindacali della Verbano – L’intenzione è quella di reintegrare 21 persone e di dare un’annualità come buonuscita per chi volesse lasciare l’azienda. Non si sono spostati di una virgola rispetto alla posizione che avevano prima dell’incontro in Comune”.
Promesse disattese, dunque, che lasciano amarezza nei lavoratori e in chi sta cercando in qualche modo di tutelarli. Ma quello che alimenta ancora di più la delusione dei dipendenti a rischio è il silenzio di Terna: “Ci aspettavamo quantomeno una presa di posizione da parte di Catia Bastioli – spiegano – Invece tutto tace: i vertici del gruppo e il mondo politico ci stanno abbandonando”.
C’è tensione tra i lavoratori che si sentono presi in giro dalle istituzioni.”Dopo tanti anni di lavoro ci troviamo buttati in mezzo alla strada senza riguardo. Ci aspettavamo un trattamento diverso, almeno un po’ di attenzione”.
Niente cassintegrazione, per il momento, dunque. I sindacati chiedono l’aumento dei 21 reintegri previsti e che si apra la mobilità su base volontaria, concordando naturalmente l’annualità di buonuscita prevista.
La situazione si fa pesante: questa notte, lavoratori e rappresentanti sindacali rimarranno dinanzi all’azienda. Le bandiere oggi sono state anche sventolate dal tetto della Verbano. Un segnale non di rassegnazione ma di lotta. Una lotta che continuerà anche domani, alle 14.30, con la manifestazione dinanzi la sede degli Industriali in corso Cavallotti.