Riaprire la scuola in sicurezza. Crivelli: “I fondi ricevuti non basteranno. Mancano spazi e tempo”
Sarà una corsa contro il tempo in Provincia di Novara, per riaprire le scuole in sicurezza il 14 settembre. Dalla riunione della III Commissione provinciale, tutte le criticità emerse per garantire la piena sicurezza degli studenti. Dal Governo stanziati 750 mila euro, ma per il consigliere all’Istruzione Andrea Crivelli ci sarà bisogno di altre risorse.
Il Programma operativo nazionale della scuola e gli interventi propedeutici all’avvio dell’anno scolastico 2020-2021 sono stati gli argomenti della III Commissione consiliare, che si è riunita nella mattinata del 21 luglio nell’aula consiliare di Palazzo Natta (presenti per la lista di maggioranza “Identità e territorio” il consigliere Elena Foti, presidente della Commissione, con i colleghi Michele Contartese, Andrea Crivelli e Marzia Vicenzi) e per la lista di opposizione “La Provincia in Comune” Emanuela Allegra).
A fare il punto della situazione è stato Il consigliere delegato all’Istruzione Crivelli, che ha riferito che “in questi ultimi giorni ci siamo relazionati con i Dirigenti scolastici e con il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Giuseppe Bordonaro, svolgendo già il 10 luglio scorso la Conferenza di Servizi prescritta dalle linee guida ministeriali. Da parte di tutti c’è l’impegno a ottimizzare gli spazi a disposizione dei vari Istituti della nostra provincia. Un obiettivo sicuramente complesso e rispetto al quale c’è davvero pochissimo tempo per riuscire a organizzare nuove classi in luoghi ora non utilizzati che siano sicuri e pienamente rispondenti alle disposizioni anti-Covid19: il Ministero ha messo in campo risorse importanti, per la Provincia di Novara si tratta di 750.000 euro, ma non risultano comunque sufficienti per gli interventi richiesti. In tal senso, la logica che si sta seguendo e che è stata condivisa sia dall’Ufficio scolastico, sia anche dai Dirigenti scolastici, è quella di fare sinergia con le risorse stanziate dal Ministero alle singole scuole e realizzare opere che abbiano un efficacia immediata per la ripartenza di settembre garantendo anche un’utilità e un’efficacia nei prossimi anni. E’ inoltre possibile per gli Istituti utilizzare spazi disponibili presso altre realtà: al momento la Provincia ha lasciato alle singole Istituzioni scolastiche il compito di individuare eventuali collaborazioni con soggetti ospitanti esterni. Al contrario – ha concluso il consigliere – non potranno essere utilizzate le palestre: questa scelta è stata stabilita insieme con i Dirigenti scolastici, che non l’hanno avanzata e che pertanto non si è ritenuto necessario ipotizzare come soluzione, tenendo anche presente la specificità delle scuole secondarie di secondo grado che, a differenza degli altri gradi di istruzione, hanno facoltà di utilizzare, pur in misura residuale, la didattica a distanza”.