Compagni di squadra, amici dell’oratorio e colleghi, segnati dal dolore per la scomparsa del giovane Riccardo Ardizio colto da un malore in allenamento a Cameriano. I funerali sabato 1 settembre alla chiesa di San Martino.
Un pallone ed un boccale di birra sopra un cuore verde. Sono i simboli scelti per lo stemma del C.S.R.C. Cuore 1990, come a dire: sport e amicizia nel segno della passione, simboleggiata dal cuore. Ma proprio il cuore e la passione per lo sport, hanno tradito Riccardo Ardizio, il giovane centravanti della squadra, accasciatosi sul campo di Cameriano la sera di martedì 28 agosto, durante il primo allenamento stagionale in vista del prossimo Campionato Provinciale Aics di Novara.
Descritto dai suoi compagni come un ragazzo mite e solare, Riccardo incarnava in pieno i valori che hanno fatto nascere la squadra, nella quale era parte integrante da oramai 4 anni: “Solidarietà, inclusione, lealtà, rispetto, aggregazione, antirazzismo e condanna di ogni genere di discriminazione, nonchè apertura alla gente di ogni fascia di età” con questi valori descritti sul sito ufficiale, è nata 18 anni fa la società guidata dal Presidente/giocatore Pier Paolo Gatti.
Malgrado i soli 23 anni, Riccardo era stato costretto a crescere in fretta. Persa la madre a 8 anni, aveva subito anche la scomparsa del papà poco più che maggiorenne, ma la famiglia della sua ragazza lo aveva un po’ adottato, anche se abitava da solo, nella casa appena comperata in via Battisti. Stava a qualche centinaia di metri dal lavoro, alla Clinica Bonvini Medical Service in corso Giulio Cesare a Novara. Si occupava dei clienti al desk, “con gentilezza e grande educazione” ci raccontano i colleghi, una misura ed una positività che conquistava chiunque. “Per noi è come un fratello minore, non puoi non volergli bene” poche parole segnate da una commozione irrefrenabile, con cui i colleghi di lavoro certificano meglio di qualsiasi ricordo, il segno lasciato le cuore delle persone che lo hanno conosciuto davvero e condiviso con lui tre anni di vita lavorativa arricchiti dalla grande umanità del ragazzo. Quando sono arrivate le prime notizie, in ufficio pensavano che Riccardo non c’entrasse nulla, perchè aveva una mano fasciata dopo un piccolo incidente, ma la passione per lo sport ha spinto il giovane ad andare comunque all’allenamento; la stessa passione che poi lo ha tradito.
La pagina ufficiale del Centro Sportivo Italiano provinciale è listata a lutto, e la società C.S.R.C. Cuore 1990 ha chiesto riserbo ed il rispetto del silenzio, e molto probabilmente ritirerà per sempre la maglia a strisce biancoverdi con il numero 9.
Il fratello, la famiglia della ragazza, la squadra e tutte le persone più care, insieme all’oratorio di San Martino dove il ragazzo è cresciuto, stanno studiando l’iniziativa più idonea, per tramutare il grande affetto nei confronti di Riccardo in un gesto concreto che possa aiutare chi ne abbia bisogno.
Il funerale di Riccardo Ardizio, sarà celebrato proprio nella chiesa di San Martino, sabato prossimo 1 settembre alle 10.30.