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Novara

Rimborsopoli: Cota, Tiramani e Giordano, condannati in appello

Sul caso caso “rimborsopoli” in Regione Piemonte, la Corte d’appello di Torino ha ribaltato il giudizio di primo grado, condannando tra gli altri, l’ex Presidente Roberto Cota, il parlamentare della Lega e sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani, nonché l’ex sindaco di Novara ed assessore regionale Massimo Giordano.

Massimo Giordano e Roberto Cota

L’ex Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, insieme a 23 ex consiglieri, sono stati condannati oggi (martedì 24 luglio 2018) dalla Corte d’Appello di Torino, in riferimento alla cosiddetta “rimborsopoli” in Consiglio Regionale. Per Cota, l’accusa sostenuta dal sostituto procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi, ha ottenuto una condanna a un anno e sette mesi. Anche l’ex Sindaco di Novara Massimo Giordano, uscito indenne dal primo giudizio, un anno e sei mesi, mentre per il sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani un mese di meno (un anno e cinque mesi). I tre esponenti della Lega (Tiramani è attualmente parlamentare) erano stati tutti assolti in primo grado.

Altre condanne sono state inflitte al novarese Girolamo La Rocca (due anni e quattro mesi) ed al verbanese Roberto De Magistris, oltre a: Maurizio Lupi (un anno e quattro mesi) e la figlia Sara, che era sua assistente (un anno), Michele Dell’Utri (un anno e sei mesi), Federico Gregorio (un anno e sei mesi), Alberto Goffi (un anno e cinque mesi), Lorenzo Leardi, Rosanna Valle, Massimiliano Motta e Angelo Burzi tutti condannati a (due anni e quattro mesi).

Al centro dell’inchiesta da cui è scaturito il processo, le spese che i condannati si facevano rimborsare, senza averne titolo. Fra gli scontrini rimborsati da Cota, ci finì anche la spesa di un paio di “mutande verdi” che divennero il simbolo della “rimborsopoli” in Regione Piemonte.