Novità urbanistiche che, se andranno in porto come si spera, sono davvero destinate a cambiare il volto di Novara. Molte stanno già bollendo in pentola e altre invece sono in fase di studio, come ha spiegato il primo cittadino Alessandro Canelli, nella conferenza stampa di fine anno a Palazzo Cabrino: “Idee e progetti che possono portare fino a 700 milioni di investimenti sulla città, nei prossimi anni, anche con risvolti sul piano occupazionale”. Alcune riguardano il quartiere di Sant’Agabio, ma anche l’ex Macello e la zona Nord di Novara. Partiamo dai passaggi a livello: problema annoso per i novaresi che affrontano il traffico quotidiano.
Riduzione dei passaggi a livello
Il protocollo con Rfi, sceso da 600 a 90 milioni di euro, porterà alla realizzazione del “baffo ferroviario” che sposterà fuori dalla città 17 linee che attualmente transitano accanto a corso Risorgimento. Per Canelli avremo “meno passaggi a livello chiusi e meno inquinamento in città”.
Multisala a Veveri
Confermati anche i primi incontri per la realizzazione della multisala nella zona adiacente al nuovo parco commerciale di Veveri, relativi alla variante urbanistica necessaria. “Un progetto di cui si parla da anni – spiega Canelli – ma sinora irrealizzabile a causa della legge regionale di riferimento, ora scavalcata dalla legge Franceschini. Ho chiesto anche agli investitori di pensare a un progetto che tocchi anche la zona di fronte all’ex sede De Agostini, dove si potrebbero realizzare servizi di vario genere, anche non commerciali, sempre in ottica di crescita dell’occupazione”.
Sant’Agabio: verso la riqualificazione
Il sindaco parte dall’approvazione della variante e annuncia che “ci sono delle manifestazioni di interesse per nuovi insediamenti nel settore della logistica nella zona di fianco al Boschetto, un tempo sede dei magazzini Cariplo”. Canelli parla anche di Casa Forte (ex mulino Tacchini), situata dietro la stazione: “E’ già stato depositato un progetto di riqualificazione. Rifaremo completamente la viabilità, per far capire agli investitori che la macchina per il recupero dell’intera zona è ormai partita”. Secondo il sindaco, inoltre, il Polo chimico di Sant’Agabio dovrebbe accogliere il “caldaione” per il teleriscaldamento: “Un investimento di Iren da 80 milioni di euro, che può coprire fino alla zona Sud-Est della città e che permetterà di far sparire circa 700 camini”.
Ex Macello e Casa Bossi: un’unica scommessa
Restiamo in tema di riqualificazione anche per questi due edifici storici, le cui sorti incerte gravano da anni sulle teste dei novaresi. Ora unite in un’unica scommessa da 40 milioni di euro, ovvero un progetto della cordata immobiliare Sgr. “Il progetto c’è – conferma il sindaco – e possiamo dire che siamo al 75% dell’iter per far partire la riqualificazione. L’operazione verrà messa a bando, ovviamente, ma questa volta con la differenza che c’è qualcuno che vuole investire”. Al momento il primo cittadino non si sbilancia sui contenuti del progetto per l’ex Macello, mentre per Casa Bossi conferma l’interesse da parte dell’Università di Lugano ad affittarla per realizzare un centro studi.
Piazza Martiri: pedonalizzazione, sarà la volta buona?
Secondo Canelli l’opportunità di trasformare la piazza principale della città è legata alla realizzazione del parcheggio sotterraneo da parte della Curia (tra il Duomo e il conservatorio Gallarini). “Non è certo un progetto di cui vogliamo darci la paternità, visto che se ne parla da almeno 30 anni, ma che va fatto. E metteremo al lavoro anche dei professionisti, ovviamente con un occhio alla spesa”. Secondo Canelli su questo punto “le prima risultanze arriveranno entro un mese”.