Una mostra fotografica dedicata alle donne che fanno ricerca e che lavorano presso la Fondazione Novara Sviluppo: sabato 7 marzo alle ore 17.30 presso la Sala Pagani della FNS si inaugura Rosso Ponceau di Francesca Rocchio. 30 scatti, rigorosamente in bianco e nero, e per ognuno, una didascalia significativa del ruolo e dell’attività di ciascun volto. Francesca Rocchio è lei stessa una ricercatrice e sa bene che cosa significhi essere donna e fare ricerca. Per questo ha voluto omaggiare le sue colleghe, quelle immortalate ma non solo, con questa mostra fotografica.
Rosso Ponceau: una mostra al femminile per la ricerca
Il titolo della mostra ha un sapore molto evocativo: ci riporta al mondo della moda e al fascino femminile ma in realtà il Rosso Ponceau è un colorante chimico utilizzato per rilevare e colorare le proteine su acetato di cellulosa. Molto concentrato e in polvere colora in modo evidente e acceso in sfumature degne di una tavola colori per campionari moda. È, infatti, uno degli “attrezzi del mestiere” più comuni nel mondo della ricerca.
Francesca nasce a Isernia nell’Agosto del 1985. Di lei stessa dice: “Fin da bambina ho avuto una forte passione sia per la scienza che per l’arte. Crescendo ho fatto della prima un mestiere e della seconda uno svago”. Si laurea in Biotecnologie Mediche presso l’Università di Perugia, prosegue il suo corso di studi all’Università di Siena dove le viene conferito il titolo di dottore magistrale in Biologia Molecolare. Nel 2012 ottiene il dottorato in Biotecnologie Farmaceutiche ed Alimentari dell’università del Piemonte Orientale presso il laboratorio di Biologia Molecolare e Cellulare della dott.ssa Penengo dove attualmente svolge la sua attività di ricerca basata sulla comprensione delle dinamiche che regolano la riparazione del DNA.
“Mi hanno proposto questa mostra – commenta Giovanni Rizzo, presidente di Fondazione Novara Sviluppo – e ne ho subito condiviso lo spirito. Quello artistico, amatoriale, ma soprattutto quello dei contenuti. All’interno di Fondazione Novara Sviluppo sono molte le donne quotidianamente impegnate sul fronte della ricerca e dell’innovazione, senza clamori, senza protagonismi. Un lavoro lungo, che richiede pazienza e dedizione. Con questa mostra vogliamo ringraziare queste donne e tutte quelle che, non solo qui, dedicano la loro vita alla ricerca, allo studio per rendere il mondo migliore; ma anche ricordare e promuovere la fondamentale attività che si svolge al nostro interno”.
La mostra rimarrà aperta fino al 17 marzo (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19, sabato dalle 15 alle 18).
A seguire in aprile il secondo appuntamento che Fondazione Novara Sviluppo ha voluto dedicare all’universo femminile, dedicato all’ideale di bellezza, dove fotografia e cinema si incontrano.
Dopo Rosso Ponceau, infatti, da sabato 11 aprile la Sala Pagani sarà la cornice della mostra Proiezioni organizzata dal Contemporary DidArt Lab, la start up che lo scorso anno si aggiudicò il secondo posto del “Bando inNOVazione” della Fondazione Novara Sviluppo.
“Proiezioni nasce dall’esigenza di raccontare la bellezza – spiega Emanuela Fortuna, responsabile del Contemporary DidArt Lab – la bellezza di oggi dalle forme longilinee e la bellezza del passato, fatta di curve e acconciature voluminose. Proiezioni è un omaggio alla femminilità. Proiezioni è riprodurre su un corpo, che funge da tela, fotogrammi tratti da film che hanno fatto la storia del cinema”. La mostra racconta in modo chiaro l’idea di base del Contemporary DidArt Lab e cioè l’interdisciplinarietà del mondo della cultura.
Valentina Beia, autrice delle immagini, ha voluto raccontare il suo punto di vista sull’eleganza della donna, cercando di unire lo standard proposto dalla fotografia di moda degli ultimi anni e il fascino di una femminilità mai tramontata delle pellicole hollywoodiane. Una “donna” d’oggi risultato della “proiezione” della donna di ieri.
Dall’11 al 26 aprile da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19; sabato dalle 15 alle 19.