Ha rubato in un noto negozio di abiti firmati del centro, poi è stata arrestata dopo aver commerciato gli stessi prodotti sottratti, nel proprio appartamento. E’ successo giovedì, quando le Volanti hanno scoperto la donna, un’albanese con analoghi precedenti, facendo scattare per lei le manette.
Le commesse del negozio novarese avevano descritto in modo dettagliato l’auttrice del furto. Subito la Polizia si è messa alla ricerca della donna che è stata fermata mentre aspettava l’autobus che l’avrebbe riportata al suo appartamento. Aveva ancora con sé gli abiti rubati, nascosti in una borsa. Gli agenti, a casa dell’albanese, hanno trovato diversi altri capi di abbigliamento rubati in varie catene commerciali novaresi, per un valore complessivo di circa mille euro di merce. I poliziotti, dopo le indagini, hanno confermato, come da sospetti, che l’albanese rivendeva presso la propria abitazione la merce rubata ad un prezzo più basso di quello di vendita, pubblicizzando tra l’altro tra le sue conoscenti la propria attività. La merce è stata posta sotto sequestro e la donna arrestata per furto e ricettazione.
Altra donna arrestata dalla Mobile della Questura di Novara: eseguito l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Firenze per furto aggravato e associazione per delinquere di una donna appartenente alla nota famiglia dei “Lakatosz”. L’esecuzione della misura è arrivata a seguito di un’indagine condotta circa dieci anni fa dalla Squadra Mobile di Novara in collaborazione con la Squadra Mobile di Firenze. All’epoca dei fatti i Lakatosz avevano messo in piedi un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio (furti e rapine), perpetrati nel Nord Italia. La donna, A. L., dovrà scontare 3 anni di reclusione.
La Mobile ha eseguito un altro ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Torino nei confronti di un novarese, G. G., riconosciuto colpevole di violenza sessuale aggravata e violenza sessuale di gruppo, reati commessi circa venti anni fa e per i quali dovrà scontare 8 anni di reclusione.