Saitta: “A fine gennaio il bando di gara per la Città della Salute”. L’annuncio dell’assessore regionale alla Sanità a Novara per l’inaugurazione del nuovo blocco operatorio al Dea
“A fine gennaio, inizi di febbraio, si parte con il bando di gara. Da tanto si parla della nuova struttura, sono passati anni, sei ministri e sette assessori… Ora si parte e con uno “scarto” di soli due mesi rispetto al progetto di Torino, per il quale la gara parte a novembre”. Lo ha annunciato questa mattina l’assessore regionale Antonio Saitta intervenuto all’Ospedale Maggiore, insieme al collega novarese Augusto Ferrari, per la presentazione del nuovo blocco operatorio del Dea. “Oggi – ha aggiunto Ferrari – siamo nelle condizioni di rispettare gli impegni assunti”.
L’occasione, come detto, è stata la presentazione delle nuove quattro sale operatorie al dipartimento emergenza accettazione, intervento costato complessivamente più di 4 milioni di euro, dei quali, circa la metà, autofinanziati dall’azienda ospedaliera. Otto mesi di lavoro per portare a compimento il nuovo blocco; un intervento radicale sul vecchio complesso ricavato nella piastra Braga “che ha riguardato un’area, già esistente, di circa 980 metri quadrati – ha spiegato il direttore generale Mario Minola –Siamo riusciti ad avere 4 sale operatorie, un lavoro che ha messo alla prova l’operato della nostra struttura. Grazie alla costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare e interprofessionale è stato applicato un “modello organizzativo della transazione delle attività operatorie” in altri blocchi operatori dell’azienda. La riorganizzazione dell’attività chirurgica ha permesso, grazie alla collaborazione di tutto il personale sanitario, di mantenere lo stesso volume di attività con addirittura, dall’inizio dell’anno, 200 interventi in più rispetto all’anno scorso. Pensiamo e speriamo che questo nuovo modello organizzativa si consolidi e si mantenga nel tempo per ampliare l’attività operatoria e diminuire i tempi d’attesa, soprattutto per l’area oncologica nella quale noi siamo riferimento di quadrante”.
Le sale operatorie sono state dotate di innovativi sistemi audio video che permetteranno agli non solo agli operatori di avere una migliore visione e gestione delle apparecchiature ma anche di potersi collegare in videoconferenza sia per la didattica (l’azienda ospedaliera è sede universitaria) che per teleconsulti intraoperatori con specialisti di tutto il mondo. Sono stati modernizzati tutti i sistemi e modalità d’accesso alle sale operatorie: i tavoli sono a piani trasferibili e sono utilizzabili con il sistema passa malati di nuova acquisizione; i tavoli operatori sono polivalenti e sono accessoriati per tutte le specialità chirurgiche. In aggiunta a ciò è stata potenziata la “sala risveglio” dotata di sei postazioni letto completa di monitoraggio centralizzato. “Abbiamo lavorato – ha concluso Minola – per aumentare la sicurezza dei pazienti”.
“Questo ospedale per la natura che ha, cioè di hub con valenza di quadrante – ha aggiunto Ferrari – deve lavorare costantemente sulla qualità del servizio e mi pare che la qualità dei servizi sanitari del nostro territorio dipendono sia dalle professionalità elevate sia dalla capacità di fare interventi strutturali e impiantistici necessari. L’ospedale di Novara è uno dei due pilastri del sistema sanitario del Nord Ovest. Credo che proprio qui a Novara sia stato dato un contributo fondamentale ai risultati ottenuti dalla sanità piemontese. I dati ufficiali del ministero dicono che la nostra sanità è ai vertici della sanità nazionale nell’adempimento dei livelli di assistenza”. “La sanità piemontese – ha specificato Saitta – è al terzo posto dietro Veneto e Toscana. La Lombardia è al sesto posto. Abbiamo una delle sanità tra le migliori d’Italia”. Per quanto riguarda poi la realizzazione della Città della Salute, il professor Giancarlo Avanzi, neo rettore eletto dell’Università, ha aggiunto: “Il nuovo ruolo di rettore mi vedrà coinvolto nella sua realizzazione. L’Università farà la sua parte”.