Salone del vino, a Verona una ventina di aziende novaresi. Dal 7 al 10 aprile promuoveranno i prodotti locali, anche grazie al sostegno della Camera di commercio
Una ventina di imprese novaresi parteciperanno alla cinquantatreesima edizione del Salone internazionale del vino, in programma dal 7 al 10 aprile a Verona.
Hanno usufruito di un abbattimento della quota di adesione grazie al contributo della Camera di commercio di Novara, che ha anche sostenuto parte delle spese legate agli allestimenti, e della Regione Piemonte, beneficiando inoltre dei servizi offerti in loco dal Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte.
Quindici le imprese novaresi presenti all’interno dell’area espositiva dell’ente camerale, gestita dal Consorzio: Boniperti Gilberto, Brigatti Francesco, Ca’ Nova di Giada Codecasa, Carlone Davide, Cascina Montalbano, Castaldi Francesca, Ioppa F.lli Gianpiero e Giorgio, La Capuccina, Le Piane, Mazzoni Tiziano, Pietraforata Cantine in Ghemme, Platinetti Guido, Podere ai Valloni, Poderi Garona di Duella Renzo e Tenute Guardasole. In degustazione presso il banco di assaggio saranno proposti anche i vini delle aziende Antiche Cantine S.r.l., Antonio Vallana e Figlio, Azienda Agricola Barbaglia, Cantina Comero e Torraccia del Piantavigna.
A rappresentare il territorio novarese si aggiungono gli espositori presenti alla manifestazione anche in forma autonoma: Antichi Vigneti di Cantalupo, Azienda Agricola Barbaglia, Le Piane, Mirù, Torraccia del Piantavigna e Vigneti Valle Roncati.
Sono diciassette i vini Docg prodotti complessivamente in Piemonte e quarantadue i Doc: nella provincia di Novara, che rappresenta il 5% dell’intera superficie regionale, si contano cinque denominazioni di origine, che salgono a nove considerando l’intera area dell’Alto Piemonte.
Proprio quest’anno ricorre il 50° anniversario dall’istituzione delle quattro Doc storiche novaresi, Boca, Fara, Sizzano e Ghemme (che è Docg), recentemente celebrato alla Camera di Commercio con un evento promosso dall’Associazione nazionale Città del Vino a cui hanno preso parte i sindaci dei sette comuni patria delle Dpc: Sizzano, Fara Novarese, Briona, Ghemme, Romagnano Sesia, Boca e Maggiora.