Salute in azienda, quattro ditte novaresi premiate all’Ain. Il progetto di Industriali e Spresal è stato avviato l’anno scorso
“Contribuire a prevenire le malattie croniche promuovendo cambiamenti organizzativi dei luoghi di lavoro che li facciano diventare ambienti favorevoli all’adozione di stili di vita salutari”: questa, in estrema sintesi, la finalità del progetto, avviato nell’autunno dell’anno scorso, nato dalla collaborazione dello Spresal (Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Asl) e Associazione Industriali di Novara, al quale, al momento, hanno aderito quattro aziende novaresi; si tratta della Memc Electronic Materials, la Clariant Prodotti di Novara, la Sambonet Paderno Industrie di Casalino e la Kimberly Clark di Romagnano Sesia che sono stati accreditati come “Health Promoting Workplace 2018”, ovvero luoghi di lavoro promotori di salute.
Le aziende saranno premiate martedì prossimo, 11 dicembre, alle 14, alla sede dell’Ain di corso Cavallotti, nel corso di un incontro che rappresenta la fase conclusiva del primo anno di sperimentazione del progetto Whp (“Workplace Healt Promotion”). Il programma dell’incontro prevede, dopo i saluti di Ain e Spresal, la relazione di Giuseppina Gambaro, presidente di Lilt Novara Onlus, sul tema “prevenire è vivere”, alla quale seguiranno gli interventi di Marco Cremaschini e Roberto Moretti, del Servizio promozione salute dell’Ats di Bergamo, dedicati a illustrare le opportunità e le criticità della rete Whp, e le testimonianze di rappresentanti delle quattro aziende che fanno parte della rete Whp di Novara. “Nel 2019 – spiega il responsabile dell’area Ambiente e Sicurezza sul lavoro dell’Ain, Paolo Maffè – il nostro network verrà ampliato con l’ingresso di nuove importanti industrie del territorio. Il nostro auspicio è di riuscire a costituire una base di aziende sufficientemente ampia da poter dare solidità, negli anni, a un progetto di impatto molto positivo, sia a livello sociale sia in termini organizzativi. Il luogo di lavoro, che è una “comunità” in cui si trascorre gran parte del proprio tempo e in cui si costruiscono relazioni stabili, è infatti un ambito strategico per promuovere la salute in età adulta, attraverso lo sviluppo di interventi integrati, condivisi tra i servizi sanitari e i datori di lavoro, per limitare i principali fattori di rischio e favorire l’adozione di comportamenti “sani” tramite il coinvolgimento attivo del maggior numero possibile di persone”. Le aziende che aderiscono al progetto Whp sono impegnate a creare al loro interno un ambiente di lavoro sano, a promuovere comportamenti protettivi, a sviluppare le potenzialità e le risorse delle persone, costruendo una efficace rete di relazioni tra lavoratori, enti pubblici e imprese nel nome della salute. Il programma prevede lo sviluppo di “buone pratiche” in sei distinte aree tematiche: alimentazione, contrasto al fumo, attività fisica, mobilità sicura e sostenibile, contrasto alle dipendenze, benessere e conciliazione vita-lavoro. Chi riesce a seguire il percorso proposto e a rispettare gli standard previsti ottiene dal servizio sanitario pubblico, alla fine di ogni anno, il riconoscimento come “Luogo di lavoro che promuove salute”, associato a uno specifico logo assegnato a nome della rete europea Enwhp (European Network Workplace Healt Promotion). L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, del progetto, è stata la partecipazione di oltre un centinaio di dipendenti delle aziende Whp novaresi alla corsa-camminata non competitiva “StraWoman” dello scorso 24 novembre.
“Fare rete – spiega Ivana Cucco, direttore dello Spresal – significa condividere idee, progetti, esperienze e anche momenti di festa e di entusiasmo, nei quali i partecipanti trovino occasioni per stili di vita salutari e valori positivi. La StraWoman è stato il primo evento a cui hanno partecipato, insieme, le nostre aziende della rete Whp Novara, con grande soddisfazione da parte di tutti”.