Gli annunci comparivano copiosi sui social, sui giornali locali (e va bene che questa pubblicità rende… Ma quando le “autorevoli testate” smetteranno di pubblicarli, anche solo per decenza?) e sulle riviste on line: “Sara, italianissima, new new, freschissima novità. 20 anni, appena arrivata in città. bellissima e dolcissima…”.
Peccato che l’annuncio, corredato da foto ammiccanti, nascondesse in verità una storia (la solita) di sfruttamento della prostituzione. Un giro di affari di oltre 10000 euro al mese interamente sottratti alla donna e consegnati all’uomo che la usava.
Sono state le lamentele dei vicini di casa, che hanno notato il continuo passaggio di persone che frequentavano l’appartamento di via Razieri a Novara, a mettere in allarme i carabinieri. Dopo alcuni servizi di osservazione i militari si sono fatti un’idea precisa di ciò che accadeva fra quelle mura.
Nel contempo però hanno anche verificato la contemporanea presenza nell’appartamento, durante gli incontri della giovane con i clienti, anche di un uomo, di origine cubana, che pur disoccupato e senza reddito era possessore di auto di lusso ed abiti firmati.
La perquisizione all’interno della casa ha poi permesso di appurare la fondatezza del sospetto.
P. Y. torinese di origine cubane, 34 enne incensurato, teneva la cassa delle prestazioni della ragazza gestendo per intero i proventi dell’attività con documentazione cronologica e precisa delle entrate.
Un caso di sfruttamento in piena regola: l’uomo è stato arrestato e condotto al carcere di Novara con l’accusa di violazione legge Merlin sullo sfruttamento della prostituzione.