Sta per volgere al termine la due giorni di sciopero della logistica, andato in scena anche a Novara. Due i presidi in cui i lavoratori hanno scelto di far sentire la loro voce: davanti al Cim e ad Agognate, dove si concentrano molte filiali da cui partono i corrieri per le consegne. Annullato, invece, il presidio a Biandrate, nei pressi del centro distribuzione Esselunga, per mancanza di adesione alla protesta da parte dei lavoratori. “In generale l’adesione più bassa si è vista fra i dipendenti delle cooperative – spiega Alberto Bontempi, segretario provinciale Filt Cgil, promotori dell’iniziativa insieme a Cisl e Uil – perché si sono ritrovati in un contesto di intimidazioni. Ma siamo soddisfatti dell’esito dell’iniziativa, perché l’adesione è stata complessivamente dell’80%. I dipendenti del Cim hanno aderito in blocco e si sono toccate punte del 100% fra i corrieri per la distribuzione, come nella filiale Tnt che è rimasta chiusa. Il loro è un settore in pieno sviluppo, grazie all’e-commerce. Lo dimostra anche il fatto che di recente Ups ha scelto di tornare sul nostro territorio”.
Sul piatto della protesta della logistica c’erano “un contratto scaduto da 22 mesi e buste paga ferme al palo da ormai 3 anni, nonostante i costi della vita siano aumentati”, commenta Bontempi. Una due giorni fra luci e ombre: oltre a quanto successo nel comparto delle cooperative “qualcuno ha provato ad accusarci di avere impedito l’accesso al Cim – continua il sindacalista – Ma l’unica cosa che ci siamo limitati a fare è stato del volantinaggio fra i camionisti provenienti da fuori provincia, per sensibilizzarli sulla causa”.
La conferma che tutto si è svolto nel rispetto della legge è arrivato anche dalla questura. In una nota precisa che “nessun blocco o picchettaggio è stato effettuato presso il C.I.M. di Novara e che le manifestazioni di carattere sindacale si sono svolte regolarmente, senza intralci per le persone e per la libera circolazione delle merci. Si sottolinea che il cosiddetto “picchettaggio” è un reato e, qualora si fosse verificato le Forze di Polizia presenti sul posto sarebbero intervenute. Nella dinamica di uno sciopero generale indetto dai sindacati confederati si sono registrati unicamente alcuni rallentamenti in ingresso e di carico all’interno del C.I.M., dovuto unicamente all’alta adesione all’iniziativa anzidetta da parte delle maestranze. Inoltre, sia nella giornata di ieri, sia nella giornata odierna – continua la questura – i camion hanno avuto accesso all’interno del plesso di smistamento potendo caricare e scaricare il loro materiale. Le Forze di Polizia continuano a presidiare la zona affinchè tutto si svolga nel rispetto delle leggi, assicurando sia il diritto di sciopero previsto dall’articolo 40 della Cosituzione., sia la libertà di movimento delle persone prevista dall’articolo 16 della Costituzione”.