Quasi 400 lavoratori provenienti da tutto il nord Italia per lo sciopero indetto nei confronti di ICS Maugeri, fra loro una cinquantina di lavoratori partiti in pullman da Veruno. Le foto.
C’erano anche i lavoratori ed i rappresentanti sindacali dell’Istituto Scientifico di Veruno allo sciopero generale indetto ieri mattina a Pavia, davanti alla dell’ICS Maugeri. Quasi 400 persone provenienti dai vari presidi sparsi per tutto il nord Italia, fra loro una cinquantina di manifestanti partiti in pullman dal novarese, per far sentire la propria voce ad una proprietà che al momento, sembra voler proseguire sulla propria linea d’intransigenza.
“La massiccia adesione allo sciopero dei lavoratori di Veruno e la loro straordinaria partecipazione al presidio di Pavia – ha spiegato Marco Magalini Responsabili CGIL Sanità Novara e VCO – certifica la consapevolezza, che solo le rivendicazioni ed azioni del sindacato possono tutelare i loro diritti ed interessi”.
Lo scopo dello sciopero? “Rivendicare l’accordo sindacale che prevedeva il mantenimento del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Sanità Pubblica con i relativi aumenti per tutti quelli assunti al 31.12.2017” ci ha spiegato Diego Passero della UIL Fpl, facendo riferimento al punto che ha interrotto la trattativa, allorquando la proprietà ha dichiarato di voler passare ai contratti della Sanità Privata, venendo meno ai presupposti ed alle promesse precedentemente sottoscritti con i rappresentati sindacali.
Uno sciopero che il destino ha voluto cadesse, proprio dopo la notizia della condanna in appello (ancora più pesante) per Roberto Formigoni, nell’ambito del processo Maugeri-San Raffaele, dal quale si è appurato della distrazione di fondi e della corruzione dell’ex Presidente della Regione Lombardia e dell’ex Direttore Generale della Maugeri Costantino Passeri. Vicenda giudiziaria che da sola basterebbe a spiegare le motivazione che stanno alla base della grave crisi finanziaria del Gruppo le cui ricadute oggi stanno ricadendo sui lavoratori che ovviamente non sono responsabili di quel dissesto, ma addirittura prime vittime
“ICS Maugeri ora riconsideri la situazione e riconvochi un tavolo di trattativa che non umili ulteriormente chi ha contribuito in maniera decisiva a salvare questa importante realtà della sanità piemontese ed italiana” ha concluso Magalini.