Decine e decine di scuole che hanno bisogno di manutenzione e di essere messe in sicurezza, 800 chilometri di strade di competenza provinciale da sistemare per evitare disagi ed incidenti. La Provincia economica ente non ce la fa; così, il presidente Matteo Besozzi, va in Procura e alla Corte dei Conti e denuncia la situazione.
“E’ un esposto cautelativo – spiega il presidente Besozzi – ed è la prima azione forte che abbiamo deciso di mettere in atto nell’ultima assemblea nazionale dei Presidenti di Provincia”.
Dopo il 4 dicembre, “ci si è arenati in modo preoccupante. Ad oggi – prosegue Besozzi – sembra che nessuno voglia dirci cosa fare della legge Del Rio”.
Tra le funzioni rimaste in capo alla Provincia di Novara ci sono strade e scuole: “Non solo non ci sono i soldi per sistemarle, ma addirittura mettono in capo a noi Presidenti ed amministratori forti responsabilità, aggiungendone addirittura di nuove, come quella che prevede siano le Province a rilasciare l’autorizzaizone per attività estrattive e dunque controlli delle cave”.
“Peraltro, non riusciamo nemmeno a gestire i servizi di base, figuriamoci a fare investimenti per sistemare le scuole e le strade. Nel Novarese ci sono 800 chilometri di strada, numerosissime strutture scolastiche che hanno bisogno di controlli e manutenzione per garantirne efficienza e staticità. E, dallo Stato, continuano a toglierci risorse introitate dalla Provincia stessa con prelievi fatti dal governo”.
L’esposto in Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti mira a “denunciare una situazione che non riusciamo in nessun modo a tenere sotto controllo e che quindi potrebbe farci finire nei guai. Lavoriamo tutti quanti, presidente e consiglieri, con grande sforzo e senza essere remunerati, lo facciamo per senso di responsabilità, così come alcuni dirigenti che, nonostante siano in età pensionabile, ogni giorno vengono in ufficio a darci una mano, senza prendere un euro. Questo anche a dimostrazione del fatto che la Provincia non era certo il luogo dello spreco. Comunque, ciascuno si faccia il proprio esame di coscienza – conclude Besozzi – Lungo le strade manca la segnaletica orizzontale, ci sono guard rail da sostituire, l’asfalto richiede manutenzione. E nelle scuole ci sono migliaia di ragazzi… Per sistemare tutto servono risorse, non prelievi continui”.