Dall’anno prossimo non ci sarà più da scherzare: chi verrà sospeso dovrà “scontare la pena” attraverso il volontariato. E’ un modo per far capire agli studenti che sui banchi di scuola non solo si imparano le varie discipline didattiche, non solo si studia, ma si cresce, si impara ad affrontare la vita. E se si sbaglia, in qualche modo si paga. Come nella vita vera.
L’iniziativa, che partirà dal prossimo anno, è stata fortemente voluta dalla Provincia e dal suo Presidente Matteo Besozzi. Le nuove procedure sono sancite da una convenzione con le scuole superiori che sceglieranno di aderire. Gli istituti dovranno inviare, con la mediazione del forum, gli studenti che hanno una sospensione di almeno tre giorni ad associazioni di volontariato presso le quali svolgeranno lavori di pubblica utilità o socialmente utili.
“Un’iniziativa di elevato valore formativo e sociale“, spiega il presidente Besozzi.
Con un duplice intento: quello di trasmettere valori importanti e quello, perchè no, di accrescere il senso civico e del volontariato nei giovani che, spesso da questi mondi sono molto distanti. E in più c’è anche il valore aggiunto di promuovere lavori a favore della comunità.
L’iniziativa in realtà già esisteva, ma era limitata ad alcune scuole di Novara città: “Ho pensato che potesse essere un’opportunità per tutta la provincia – spiega la consigliera delegata all’Istruzione, Emanuela Allegra – L’obiettivo è quello di fare in modo che qualora vengano imputate sospensioni per almeno tre giorni, la scuola che ha l’accordo con il Forum del volontariato della Regione Piemonte e Val d’Aosta, possa scegliere di far svolgere del volontariato allo studente in questione presso associazioni del territorio. Quando questi ragazzi hanno a che fare con disabili o anziani, rispondono bene, perchè si trovano dinanzi agli occhi quella che è la realtà, a volte dura e difficile. Ma sono esperienze che aiutano a capire e soprattutto a crescere“.
La convenzione stipulata tra scuole e Forum del volontariato e coordinata dalla Provincia prevede un percorso specifico per ogni studente o studentessa colpiti dal provvedimento di sospensione. La proposta di inserimento in un’associazione viene chiaramente sottoposta alla famiglia. Se questa accetta, allora il giovane viene integrato, svolge l’attività prevista e rientra in classe con una relazione da parte dell’associazione e della coordinatrice del Forum.
La convenzione è aperta: qualunque scuola si può affiancare quando lo ritenga opportuno.