Un’intera collezione di animali imbalsamati in via di estinzione è finita sotto sequestro. E’ stata recuperata, nei giorni scorsi, in un’azienda faunistico-venatoria di Barengo dai Carabinieri della Forestale di Carpignano Sesia.
Nel corso di un controllo i militari hanno ritrovato 4 pelli di lontra, una pelle di leopardo, un carapace di tartaruga di mare, oltre ad esemplari imbalsamati di anatidi di vario genere (marzaiola, fistione turco, fischione, mestolone, oca facciabianca, orco marino) e di mammiferi imbalsamati interi (puzzola e tasso). Sotto sequestro è finita anche una tagliola.
Per la detenzione del carapace di tartaruga marina, la pelle di leopardo, la marzaiola e le pelli di lontra è scattata la denuncia per la detenzione di esemplari al massimo livello di protezione. Per la detenzione di tutti gli altri esemplari, è scattata la denuncia per la violazione della legge caccia, in quanto trattasi di fauna tutelata come patrimonio indisponibile dello Stato. Per tre delle specie di fauna selvatica ritrovate, la lontra, la puzzola ed il fistione turco, la violazione è aggravata dall’essere esemplari di fauna particolarmente protetta. Il titolare dell’azienda faunistico-venatoria, un uomo residente in provincia di Varese, è stato denunciato.
Gli animali sono stati ancora protagonisti delle cronache novaresi degli ultimi giorni. Ieri, domenica 27 agosto, i vigili del fuoco di Borgomanero hanno rimosso a Grignasco un nido di calabroni che aveva trovato casa nella palazzina in cui ha sede l’ambulatorio medico del paese. Solo nel mese di agosto, si contano una settantina di interventi di questo genere per i pompieri del comando provinciale di Novara. Mentre sabato 26, a Novara, hanno liberato una rondine, che era rimasta incastrata fra i fili elettrici di un’abitazione. Il volatile è stato affidato alle cure del rifugio Miletta di Agrate Conturbia.