Sette genietti, sette studenti del Liceo scientifico che si sono distinti in diversi concorsi, in ambito biologico, durante l’anno scolastico 2014/2015: Luca Inguaggiato (primo classificato nella fase Nazionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze. Ha rappresentato l’Italia all’International Brain Bee 2015 a Cairns), Carlo Prosperini (Secondo classificato nella fase Nazionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze. Vincitore Concorso Nazionale CusMiBio “Una settimana da ricercatore”), Elena Savoini (Terza classificata nella fase Nazionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze), Anna Pan (Vincitrice Concorso Nazionale IFOM “Lo studente ricercatore”), Melania Pagetti (Vincitrice Concorso Nazionale CusMiBio “Una settimana da ricercatore), Christian Carchen (Olimpiadi delle Neuroscienze. Fase Regionale Concorso Nazionale CusMiBio “Una settimana da ricercatore”) e Marta Cerina (Olimpiadi delle Neuroscienze. Fase Regionale). Sono i sette studenti che compongono la delegazione dell’Antonelli accompagnato dalla docenti di scienze Carla Migliavacca e Rita Trisoglio in rappresentanza del mondo della Scuola novarese all’undicesima edizione della conferenza mondiale “The Future of science – Precision Medicine: Present Challenges for Future Cures”. Un’iniziativa promossa a metà settembre alla Fondazione Cini di Venezia, organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con le Fondazioni Giorgio Cini e Silvio Tronchetti Provera.
La partecipazione dei giovani alla conferenza è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Comunità del Novarese che ha finanziato la trasferta nell’ambito de “La Gioia del Dono”.
«Siamo rimasti molto colpiti – dicono i ragazzi partecipanti – dalla possibilità di confronto diretto con tutti i relatori; disponibili a rispondere alle nostre domande ed entusiasti nel vedere la grande partecipazione degli studenti. L’obiettivo della conferenza era informare e coinvolgere i giovani dando loro la consapevolezza di una nuova medicina, di cui saremo comunque protagonisti sia in veste di medici sia di pazienti; a parer nostro l’obiettivo è stato brillantemente raggiunto. Ringraziamo dunque la Fondazione della Comunità del Novarese Onlus, il Fondo Cominazzini e la professoressa Colla per averci concesso un’opportunità così importante che è stata occasione di approfondimenti scientifici in campo biomedico ma anche, e soprattutto, fonte di ispirazione per diventare cittadini partecipi e consapevoli».