A settembre ha perso la madre ed è rimasto solo e senza un lavoro, ora sta finendo di sbaraccare i mobili dalla casa in cui viveva, per trasferirsi definitivamente al dormitorio pubblico, di cui è ospite dal 10 novembre. Nazar Kuryshchuk ha 34 anni, originario dell’Ucraina, vive a Novara dal 2003 e si rivolge proprio ai novaresi per lanciare un appello: “Qui ho trovato tantissima solidarietà, davvero tanto aiuto dalla gente – racconta con il sorriso sulle labbra e gli occhi lucidi – Chiedo, a chi può, di darmi un lavoro, per poter tornare a vivere in una casa”. Nazar è affetto da disturbo bipolare, per cui un anno fa gli è stata riconosciuta un’invalidità del 75%, “ma sono pronto a lavorare – ripete – Ora mi sono iscritto a un corso per tecnico informatico all’Enaip e in passato ho fatto un po’ di tutto: operaio metalmeccanico, magazziniere, barista, cameriere, ho fatto anche il portantino per un’impresa funebre e con mia mamma facevamo le pulizie nei condomini”.
Attività che sono stati costretti a interrompere: sua madre è morta lo scorso 30 settembre, dopo aver combattuto per due anni contro un male incurabile. “Da sei mesi non riuscivo più a pagare l’affitto – spiega – Per circa un anno ci ha dato una mano il Comune. Il padrone di casa è stato molto vicino a me e a mia madre, ma così non si poteva andara avanti e ci siamo messi d’accordo. E’ giusto che ora io lasci libera questa casa. Per fortuna un tetto per la notte ce l’ho e ringrazio il Comune per questo e per il pasto che posso trovare ogni giorno alle Grandi volte. Ma il dormitorio è aperto solo di notte, di giorno devo per forza stare in giro. In estate io e mia madre abbiamo fatto domanda per una casa popolare, ma abbiamo avuto un punteggio basso in graduatoria”.
Nazar conclude così: “Voglio dire un grande grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato e a quelli che continuano a farlo: Walter Ferrante, Giovanni Guercio, Cesare del Mombaruzzo, i miei ex vicini di casa del condominio Fiore e l’associazione San Vincenzo della parrocchia di San Giuseppe”.
Qui trovate il video-appello di Nazar, chi volesse farsi avanti per offrirgli un’opportunità lavorativa può scrivere a [email protected]