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Novara

“Sguardi d’arte” a Novara: mostra di Kateryna Veshtak ed Iryna Veshtak–Ostromenska

“Sguardi d’arte”: un colloquio in tre appuntamenti fatti di emozioni e di fantasia. L’iniziativa avrà luogo presso Ottica Masterin di viale Dante Alighieri 45/c , grazie alle opere di Kateryna Veshtak, Iryna Veshtak-Ostromenska e Volodymyr Veshtak in collaborazione con Did Contemporary DidArt Lab ed Emanuela Fortuna.

Dal 9 al 28 febbraio 2015, si terrà “Il mondo delle sculture” con le opere di Kateryna Veshtak ed Iryna Veshtak–Ostromenska.

Kateryna Veshtak, artista poliedrica, dotata di superba eleganza formale e di artigiana sapienza tecnica, fa rivivere il mondo della fiaba e dell’immaginario nelle sue opere in scultura dalle forme piene e tonde, dove si manifesta un instancabile dialogo tra fantastico e reale che affascina e conquista. …
Sono le leggende e le fiabe del mondo slavo ad entrare nell’immaginario produttivo dell’artista: principesse dalle capigliature ricche e stravaganti, che ammaliano per la loro bellezza o che rievocano i tratti delle incantatrici, e figurette di fanciulletti e di bambini, dallo sguardo che intenerisce, che sembrano venirci incontro con quel loro insolito portato di fiaba e di passato e allo stesso tempo di estremo presente. Persiste, infatti, la forza di una verità di vissuto, data dalla analitica attenzione ai particolari: i nastri che avvolgono i capelli, i vestitini infantili, la bicicletta, la trombetta, la tartaruga, la roccia e il timone sono elementi che ci riportano alla dimensione oggettiva del reale proprio perché veri, descritti con minuzia e precisione. Nonostante i personaggi sembrino improvvise apparizioni dal mondo dell’immaginazione, il contesto, in cui l’artista li anima, li rende veri.
Si tratta di un “meraviglioso” incontro con personaggi che paiono rivolgerci non solo sguardi diretti ma anche domande e quesiti, come in una filastrocca o in un indovinello, incuriosendoci e invitandoci a seguirli nel loro immaginifico mondo.

Iryna Veshtak–Ostromenska nasce artisticamente come illustratrice di libri, dedicandosi in particolar modo all’editoria per l’infanzia. La visione immaginativa, dunque, nasce nel mondo del lavoro editoriale e ben presto permea la sua produzione plastica. Molte le raffigurazioni in scultura di personaggi fantastici, spesso tratte dal mondo cistercense e fiabesco, a ricordo della capacità di meravigliarsi che vive in ciascuno di noi. Le superfici movimentate delle sue opere non dimostrano dubbio o tormento, ma la genuinità dell’infanzia. Le ombre, che animano i costumi di questi bizzarri personaggi, arricchiscono infatti la materia plastica conferendole un valore quasi barocco.
Come dal cappello del coniglio di Alice da queste immagini, così dettagliate e ricche di verità di particolari, scaturisce un mondo fiabesco di evasione felice e lieta dall’oggettività reale, in cui tutto sembra procedere in un parallelismo di dimensioni sensoriali e cognitive. Una linea lungo le forme delle sue sculture che non trova fine, continua e veloce ci lascia il sentore di una trasformazione appena avvenuta: nel mondo dell’artista tutto è possibile. Abbandonato ogni rigore logico rimane la grande capacità tecnica e l’ironico presentarsi di personaggi credibili e familiari. Il mondo dell’infanzia, da cui parte la formazione dell’artista, e quello della fiaba trovano nel mezzo della scultura di Iryna il loro linguaggio più appropriato.