Un episodio che non ha certo fatto bene alla città: l’aggressione del messo comunale in pieno centro, avvenuta giovedì pomeriggio, ha destato preoccupazione e anche timore tra i novaresi. Se poi si somma quanto accaduto la scorsa settimana alle varie risse avvenute di recente, alle liti e all’aggressione al vigili di qualche settimana fa, la situazione si fa preoccupante. Senza allarmismi, senza puntare il dito contro l’uno contro l’altro, ma con proposte concrete che iniziano a delinearsi dalle reazioni che a vario titolo vengono manifestate dopo i vari fatti registrati e che emergono specie dopo le considerazioni del Sindaco di Novara Andrea Ballarè: “Il problema dei soggetti che stazionano in quell’angolo é all’attenzione dell’amministrazione da tempo. Siamo intervenuti in tutti i modi a noi possibili, tenendo conto che il Comune non ha la possibilità di svolgere azioni di polizia. Soprattutto da oltre un anno in prima persona ho sollevato con forza il problema in ogni riunione del Comitato Provinciale dell’ordine e della sicurezza. L’ultima riunione pochi giorni fa. La situazione deve essere affrontata con decisione dalle forze dell’ordine, perché non é possibile che pochi e isolati soggetti tengano in scacco la città. Da parte nostra, impegno come sempre nel sollecitare chi di dovere a garantire la tranquillità ai cittadini, assicurando la collaborazione del corpo della Polizia Locale, che svolgerà, come ha sempre fatto, le proprie funzioni di supporto alle autorità di polizia, che, ne sono certo, non mancheranno di ascoltare il mio appello“
Parole sulle quali non tutti sono d’accordo. E se Ivan De Grandis propone addirittura l’utilizzo dell’esercito, i consiglieri comunali si stupiscono di fronte alle dichiarazioni del primo cittadino.
“Due dipendenti comunali in meno di un mese hanno subito un’aggressione durante l’orario di servizio – dice Daniele Andretta – Episodi inquietanti una volta rarissimi che si ripetono ormai con sinistra quotidianità. Novara non è il Bronx (ancora?) ma il Sindaco esca dal Paese delle Meraviglie e la smetta di fare Alice disincantata. La sicurezza in città è patrimonio di tutti e tutti devono contribuire a raggiungerla. Il Comune, la Giunta e il Sindaco, coordinandosi con le altre istituzioni e mettendo in grado le forze di Polizia Municipale di lavorare al meglio. Novara merita più attenzione e i Novaresi più rispetto. Noi intanto, certamente non stiano fermi….stiamo redigendo alcune proposte operative e presenteremo una mozione per dibattere del tema in consiglio comunale“.
“Servono misure concertate per affrontare il problema – aggiunge Antonio Pedrazzoli, FI – Deve essere istituito subito un tavolo permanente con Sindaco, Prefetto e Questore nell’ambito del quale venga puntualmente verificata la sicurezza in città, ma vengano anche individuate le criticità cui far fronte, insieme. Questi fatti non devono capitare, tanto meno in centro“.
“Le esternazioni di Ballarè mi sembrano veramente imbarazzanti – dice Alessandro Canelli, Lega Nord – Il sindaco che dice di aver fatto di tutto (mi pare abbia semplicemente fatto spostare due panchine) e scarica sulle forze dell’ordine e sul Prefetto la soluzione del problema. Ricordo a Ballaré che anche i sindaci hanno specifica competenza in tema di sicurezza urbana e che hanno strumenti per contrastare il degrado della città. Sfugge inoltre che i sindaci dovrebbero avere un atteggiamento dialogante e collaborativo, non pilatesco con Prefetto e forze dell’ordine. E’ inaccettabile che non si adotti un’ordinanza contro bivacco e stazionamento a favore dei cittadini che vengono aggrediti fisicamente e verbalmente in alcune zone della città, non solo intorno in centro, ma anche in via Manzoni e via Ploto“.
“Non basta dire “non ci riesco” – conclude Luca Zacchero, M5S – Se nelle sedi opportune il Sindaco ha fatto presente il problema e nessuno è intervenuto, ci si ponga un paio di domande. E’ l’organizzazione della Polizia municipale, tra le altre cose, che non funziona: ci vogliono più agenti per strada, non in ufficio, ci vogliono altri agenti che si possono prendere dalla Polizia provinciale, magari insieme al personale esodato dalle Province in chiusura per farlo convergere sul Comune, lasciando a tale personale la parte amministrativa del Comando di Polizia Locale e facendo uscire i vigili in città, dove ce n’è bisogno“.