Simone Banchieri condannato a vincere, resta sulla panchina e prepara il match clou Novara-Carrarese
Sembrava già esonerato domenica sera, i segnali sono ancora quelli, ma a dispetto della situazione, Simone Banchieri è ancora l’allenatore del Novara calcio che si prepara alla sfida contro la Carrarese.
Domenica sera, dopo la sconfitta contro il Pontedera, Simone Banchieri non era più l’allenatore del Novara calcio. Domani il redivivo tecnico torinese, dirigerà regolarmente l’allenamento, dopo la “pazza”vittoria di Livorno nell’infrasettimanale giocato ieri; e venerdì si presenterà davanti ai cronisti in vista del big match della 7a giornata che potrebbe valere il primo posto.
Una situazione apparentemente inspiegabile che parte dalle esternazioni nel pre partita di Novara-Lucchese, quando dopo la brutta sconfitta nel derby di Vercelli, Banchieri non aveva trattenuto l’amarezza per i ritardi nel completamento della rosa, dopo aver passato una settimana tragicomica, per via di una fideiussione non versata, che lo aveva costretto a mandare in tribuna i nuovi acquisti, nella gara di Coppa Italia del mercoledì precedente.
Quello sfogo proprio non è andato giù a Maurizio Rullo e ad alcuni dirigenti azzurri che Banchieri lo avevano digerito “ob torto collo”, al punto che il passionario patron, aveva lasciato intendere che al primo passo falso ci sarebbe stato lo switch.
Così già lunedì mattina, Rullo confermava ai colleghi de La Stampa il cambio imminente, senza per altro comunicare la decisione al diretto interessato, il quale procedeva nel preparare la trasferta di Livorno, incurante delle voci e delle notizie pubblicate sui siti specializzati che lo riguardavano.
Per fortuna del Novara calcio, l’inappuntabile professionalità di Banchieri, ha consentito agli azzurri di andare poi a vincere in toscana, mentre i nomi del suo sostituto si focalizzavano su Stefano Sottili, ex allenatore della Feralpisalò. Anche ieri sera dopo il successo per 2-3 sugli amaranto ed il salto in classifica verso il primato, patron Rullo confermava ai presenti la volontà di cambiare la guida tecnica. Poi cosa è cambiato? In realtà non molto, visto che i vertici societari non sembrano aver mutato pensiero, ma molto probabilmente trovare un nuovo allenatore non è così semplice come dirlo, forse anche perchè la questione fideiussioni è sempre d’attualità, visto che ad ogni aumento del monte stipendi, ne dovrebbe conseguire una pari garanzia fideiussoria da presentare, anche visto che sono prossimi i tesseramenti dei centrocampisti Yankov Ivanov (bulgaro classe 2000) e Malick Mbaye (senegalese classe 1995).
Così si va avanti in questo strano limbo, nel quale proprio Simone Banchieri pare paradossalmente trovarsi non troppo a disagio. Luigi Einaudi scriveva che “l’Amante del paradosso è colui il quale ricerca e scopre la verità esponendola in modo da irritare l’opinione comune, costringendola a riflettere ed a vergognarsi di se stessa e della supina inconsapevole accettazione di errori volgari“ e questo a prescindere dal fatto che per restare, persino contro la volontà della proprietà, Simone Banchieri è condannato a vincere sempre. Che per farla ai suoi detrattori, il tecnico azzurro non si sia per caso messo in testa di arrivare fino in fondo per tagliare il traguardo? A giudicare dall’abbraccio finale all’Armando Picchi, i suoi ragazzi sembrano fermamente convinti di appoggiarlo.