Solidarietà scambiata per politica? Nella notte lo “sgarbo” allo striscione davanti al Maggiore affisso dagli ultrà Nuares
Nella notte una mano anonima ha segnato di rosso lo striscione affisso dal Gruppo dei tifosi del Novara calcio Nuares, a sostegno del personale medico e sanitario che da settimane sta lottando per curare le vittime da Coronavirus
Dopo i primi terribili giorni di marzo, quando al Maggiore di Novara si stava vivendo il momento di maggiore difficoltà di questa terribile emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, la tifoseria organizzata del Novara calcio, ha pensato ad un gesto semplice ma molto apprezzato, affiggendo uno striscione nei pressi della porta carraia dell’ospedale. “Un grazie non è sufficiente, onore a chi salva la nostra gente” hanno scritto in azzurro, i colori della squadra del cuore, il Gruppo Nuares che dalla Curva Nord del Silvio Piola, ha pensato di spostare il proprio sostegno a medici e personale sanitario che annaspavano in apnea, nella marea di sofferenza, dolore e paura, che in queste settimane ha coinvolto la città e l’intero Paese. Questa mattina, i primi passanti che si apprestavano ad entrare nel nosocomio novarese, non hanno potuto non notare che lo striscione era stato segnato da una striscia rossa. Una linea che spezza in due la parola “nostra”, come avrebbe fatto qualche anno fa una maestra, correggendo il compito di un suo allievo. Un gesto senza firma compiuto presumibilmente nella notte, che apparentemente non ha spiegazione, ma che intuitivamente i ragazzi della Curva collegano alla celebrazione del 25 Aprile di ieri.
“Come Nuares e come novaresi – scrivono i tifosi azzurri in un comunicato – ci sentiamo offesi e indignati per un gesto vile che vuole politicizzare a tutti i costi una manifestazione di vicinanza a chi sta dedicando anima e corpo a combattere questa calamità che ci ha investito”. Amarezza non celata, anche perchè i Nuares, avevano spiegato in modo chiaro la natura e le intenzioni dell’iniziativa, che scrivono “voleva essere solo ed esclusivamente una manifestazione di vicinanza a chi è in prima linea in questa battaglia, ma evidentemente l’ignoranza non ha limiti”.
La cancellazione proprio di quel “nostra” prima di “gente”, per i tifosi azzurri, è un chiaro tentativo di voler addebitare agli ultrà, la volontà surrettizia di voler discriminare qualcuno, ma le loro precisazioni non vogliono lasciare adito ad alcun dubbio: “per nostra intendiamo la gente che fa parte della città di Novara – spiegano i Nuares – Un chiaro modo per farci sentire ancora di più uniti come cittadini senza alcuna distinzione di genere”. Ragazzi della Curva che in realtà non sono nuovi a gesti di solidarietà, in particolare proprio in favore dell’Ospedale Maggiore, in particolare con donazioni ed attività benefica per il reparto di Pediatria, con il quale si è instaurato negli ultimi anni, un particolare rapporto di vicinanza.