Sozzani, no all’utilizzo delle intercettazioni. La Giunta per le autorizzazioni della Camera dà parere negativo alla richiesta dei pm milanesi che indagano un giro di tangenti in Lombardia e Piemonte
La Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, a maggioranza, ha espresso parere negativo all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche e ambientali chiesto dalla Procura di Milano, nell’ambito dell’inchiesta «Mensa dei poveri», nella quale è indagato per corruzione e finanziamento illecito al partito il deputato novarese di Forza Italia, Diego Sozzani. Sul deputato è pendente anche una richiesta di arresto, su cui Montecitorio non si è ancora espressa.
Il parere della Giunta sarà quindi trasmesso all’aula che andrà al voto, probabilmente dopo la pausa estiva, e si esprimerà sulla proposta di maggioranza che è contraria all’utilizzo delle intercettazioni (a favore si è invece espresso il Movimento 5 Stelle).
Le intercettazioni sono relative a un periodo compreso fra il dicembre 2018 e l’aprile 2019 e da esse, secondo i pm milanesi, emergerebbe un tentativo dello studio tecnico novarese di Sozzani di assumere incarichi e consulenze in società pubbliche della Lombardia, sotto l’influenza di Nino Caianiello, ras gallatarese dei voti di Forza Italia in Lombardia e anche lui arrestato nell’ambito dell’inchiesta.