“Questa procedura potrebbe celebrare il funerale del nuovo ospedale di Novara”: l’allarme arriva dal consigliere regionale di Forza Italia Diego Sozzani che annuncia “una levata di scudi con interrogazioni e iniziative che arriveranno alla richiesta di dimissioni dell’assessore Saitta”.
Tutto è pronto per iniziare l’iter di realizzazione del nuovo ospedale. In realtà, secondo Sozzani, “sembra si stia cercando di rallentare l’iter e di fagli il funerale”.
La delibera del novembre 2016 firmata dal Direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria Maggiore della Carità di Novara mette nero su bianco l’adeguamento alle regole intercorse con il nuovo Codice degli Appalti: cambiano le percentuali di finanziamento (il 70% spetta al privato e il 30 al pubblico), con una netta ascesa del canone annuo che passa da quasi 5 milioni di euro l’anno a 18 milioni, per 450 milioni di euro complessivi. E, parallelamente, pone l’impossibilità di vendere i poderi agricoli (che frutterebbero 100 milioni di euro circa). Una cifra esagerata, dunque, che, secondo Sozzani, potrebbe essere “abbattuta attraverso il ricorso a SCR, la società di committenza regionale, che potrebbe spuntare un mutuo a interessi agevolati a favore dell’ospedale. Cosa che consentirebbe di iniziare subito il percorso verso il nuovo ospedale”.
Altro grosso ostacolo che potrebbe contribuire al funerale del nuovo ospedale di Novara è la nomina di un “advisor unico per Torino e Novara. Ma per quale motivo? L’ufficio tecnico dell’ospedale con quella delibera del novembre 2016 ha fatto un ottimo lavoro, dettagliato, preciso. A questo punto a cosa serve un advisor che affianchi la procedura dal punto di vistalegale, tecnico e finanziario? Dalla risposta di Valmaggia sembrerebbe proprio che stiamo tornando indietro di anni rispetto alla battaglia fatta per avere il nuovo ospedale e per arrivare fino ai risultati di oggi. La Città della Salute di Novara e di Torino sono due procedure distinte. A Torino, non hanno ancora individuato l’area dove costruirlo. Noi l’abbiamo fatto nel 2004, qaundo ero assessore all’Urbanistica. Siamo pronti per partire e ci mettono un advisor. Sono tre anni che facciamo interrogazioni sul tema, sono stati firmati più protocolli di intesa… Adesso basta poco per dare il via ai lavori – conclude il consigliere regionale Sozzani – Faremo appello a tutti i rappresentanti del territorio. Non ci fermeremo qui…”.