La Giunta Chiamparino, nonostante le polemiche, procede spedita verso l’approvazione dell’ecotassa, prevista con la finalità di ridurre i rifiuti.
Un concetto e un obiettivo poco chiari al consigliere regionale di FI Diego Sozzani: “Tremano i Comuni, ma tremano anche i cittadini che dal prossimo anno potranno vedersi ritoccare – ovviamente al rialzo – la tassa per lo smaltimento dei rifiuti. Per la provincia di Novara e i Comuni di Consorzi Smaltimento Rifiuti operativi sul territorio – spiega Sozzani – l’incremento di costo sarebbe di quasi 300.000 euro a partire da gennaio 2017, mentre si supereranno i 600.000 euro dal gennaio 2019”.
“Potremmo anche essere favorevoli a un aumento dei costi – aggiunge il consigliere regionale – se questo permettesse di investire in nuove tecnologie, in una vera e propria strategia verde di gestione del rifiuto. Ma se l’obiettivo fosse la riduzione dei rifiuti avviati allo smaltimento ed il conseguente incremento delle raccolte differenziate, non si capisce perché l’avvio ad incenerimento degli stessi non preveda i medesimi aumenti. Se l’obiettivo fosse invece la riduzione dei soli rifiuti collocati in discarica, non si capisce perché il Piano Regionale ne preveda la disponibilità per ulteriori 700.000 m3 nel quadrante a cui appartiene la Provincia di Novara, mentre non è considerata la realizzazione di un secondo inceneritore. Se l’obiettivo, infine, fosse la riduzione dei rifiuti a monte, presso l’utenza, non si capisce perché gli impianti di pretrattamento del rifiuto urbano possano godere della tassa “agevolata”, pagandone solo il 20%.”
“Insomma – spiega ancora Sozzani – L’idea è che questo sia solo l’ultimo di una serie di balzelli, espressione non già di una strategia politica, ma di una caccia al denaro del contribuente. Tra l’altro, così, di fatto, viene sostenuta a livello regionale una forma di monopolio di settore. E non possiamo poi fare a meno di chiederci che cosa accadrebbe se l’unico inceneritore dovesse fermarsi … buona parte del territorio piemontese andrebbe in emergenza”.
Tante le voci contrarie al progetto: tra queste Anci Piemonte che ha trasmesso al presidente del Consiglio Regionale del Piemonte e per conoscenza al vice presidente della giunta regionale Aldo Reschigna, all’assessore all’ambiente Alberto Valmaggia e ai capigruppo del Consiglio Regionale, una missiva ufficiale nella quale si chiede “la sospensione immediata della discussione dell’emendamento integrativo n. 112 al disegno di legge regionale n. 210 del 28 aprile 2016, in materia di rideterminazione del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti. L’emendamento – spiega Anci – che comporta significative ricadute per il sistema dei comuni e delle province piemontesi, si propone innanzitutto, come si legge nel testo dello stesso, di determinare con un significativo aumento i nuovi importi del tributo speciale, anticipando al 2017 i principi di perequazione previsti dalla normativa statale e dalla pianificazione regionale di settore”.
Da qui la richiesta di Anci di approfondire la questione.