Era andato a casa della ex compagna e si era messo a sparare all’impazzata: a distanza di qualche giorno dall’episodio, avvenuto giovedì 17 agosto a Borgolavezzaro, i Carabinieri del comando provinciale di Novara hanno ritrovato la pistola. L’uomo si era barricato nella cascina della ex, ma l’arma è stata recuperata altrove. Questo fa pensare agli inquirenti che possa aver agito con un complice.
Quella sera il 34enne si era presentato alla cascina Dionigi, dove l’ex compagna si era trafserita con il figlio dopo la fine della relazione. Lui aveva prima sparato all’auto della donna e poi era entrato in casa per cercarla, ma lei era riuscita a nascondersi, dare l’allarme e a mettere al sicuro anche il loro figlio di 13 anni. All’arrivo dei Carabinieri M.F.M. si era barricato in casa e al momento dell’arresto aveva anche ferito dei militari. Come avrebbe fatto, quindi, la pistola ad arrivare a Cergnago, in provincia di Pavia, dove vive il 34enne?
Per gli inquirenti si è quindi aperta la pista sull’esistenza di un complice. Sotto la lente ci sarebbe già la posizione di un uomo. Intanto per M.F.M. si aggravano le accuse: oltre che di maltrattamenti in famiglia, violazione di domicilio aggravata, porto illegale di arma comune da sparo e di resistenza a pubblico ufficiale deve rispondere anche di ricettazione. La pistola recuperata ha infatti la matricola abrasa. Arma e bossoli sono stati affidati ai Ris di Parma per ulteriori accertamenti sulla loro provenienza. Nel frattempo il 34enne resta rinchiuso nel carcere di Novara.