“Diamo già in partenza per sicura la buona fede e la buona condotta del sindaco Ballarè, riguardo la gestione delle proprie spese di rappresentanza. Ciononostante, alla luce di quanto accaduto a Roma, chiediamo elenco specifico delle stesse”.
Il Movimento 5 Stelle definisce un “caso grave, quello di Roma, ma non il solo. Come dimenticarsi delle famigerate “mutande verdi” cotiane, del rimborso “hot” del sex toy di Bolzaniana memoria o degli altri moltissimi casi riferiti ai vari consigli regionali ora al vaglio delle procure di tutta Italia. Per quanto riguarda la classe politica italiana è quindi una vera e propria consuetudine quella di usare i soldi dei cittadini per i propri comodi. Una consuetudine ingiustificabile ed eticamente incompatibile con qualsiasi carica elettiva”.
Per questo motivo, il gruppo di Novara chiede che ci sia trasparenza assoluta anche da Palazzo Cabrino: “Negli ultimi giorni si apprende come diversi sindaci in tutta Italia stiano correndo ai ripari pubblicando online le proprie spese di rappresentanza (parrebbe però senza pubblicare copia di ricevute e fatture). Crediamo che trasparenza e accesso delle informazioni riguardanti le amministrazioni siano basilari per una vera partecipazione della cittadinanza. Così abbiamo depositato oggi una richiesta di accesso agli atti presso il Comune di Novara con la quale chiediamo conto delle spese del primo cittadino novarese da inizio legislatura ad oggi. In un momento come questo è necessaria una totale trasparenza di dati, contenuti e intenzioni da parte delle amministrazioni”.