Stalker fermato dalla polizia dopo mesi di messaggi e appostamenti. Novarese di 49 anni non accettava di essere stato respinto da un’amica
Finisce in manette perché, nonostante l’ammonimento del questore, continuava a molestare la donna con cui in passato aveva avuto una frequentazione. La Divisione anticrimine della Questura di Novara ha ottenuto l’applicazione della misura cautelare in carcere, al termine di lunga indagine (detta in codice “Operazione countdown”) su un italiano di 49 anni che perseguitava la sua ex. L’uomo, che nella prima parte dell’indagine era ai domiciliari per reati legati allo spaccio, continuava a mandare messaggi minatori alla vittima, una trentenne novarese, anche se in realtà i rapporti tra i due erano più che sporadici e non c’era mai stata alcuna relazione fissa. Contro l’uomo, a settembre, il questore aveva emanato il provvedimento di ammonimento, provvedimento che non era stato nemmeno tenuto in conto dallo stalker. Lui manifestava gelosia, aveva una percezione distorta del rapporto con lei e pretendeva anche rapporti sessuali, incurante dei rifiuti.
L’ossessione del quarantenne ha creato grande paura alla donna, soprattutto dopo che i messaggi segnavano una sorta di countdown: -5, – 4 e così via finché al -3 gli uomini dell’anticrimine e la Procura di Novara hanno chiesto e ottenuto dal Gip l’ordinanza di custodia.
Il procuratore capo Marilinda Mineccia e il questore Rosanna Lavezzaro hanno sottolineato «l’estrema rapidità con cui, in un giorno e mezzo, si è arrivati all’emissione dell’ordinanza di custodia. E’ una risposta molto importante, perché le donne devono sapere che c’è chi può aiutarle e che non devono temere nell’affidarsi alle forze di polizia».