Novara è una delle città che rientrano nella top ten dei comuni italiani dove la Tasi graverà maggiormente sui cittadini medi alleggerendo ulteriormente le tasche dei contribuenti. Insieme al capoluogo piemontese, anche città come Mantova e Livorno e comuni medio piccoli dove non sono state previste detrazioni per la Tasi. Mentre per molti comuni pagare la Tasi nel 2014 equivarrà in termini monetari al pagamento dell’Imu del 2012, per altri, come Novara appunto, saranno i contribuenti medi a risentire più pesantemente dell’arrivo della nuova tassa sugli immobili. Ci spieghiamo meglio: la differenza sostanziale tra Tasi e Imu sta nel fatto che la nuova tassa non ha detrazioni fisse, mentre il vecchio tributo era accompagnato dallo sconto di 200 euro per tutti e da 50 euro di bonus aggiuntivo per ogni figlio convivente, sconti e detrazioni fisse a prescindere dal valore dell’immobile. Cosa che “agevolava” in un certo senso i possessori di case più modeste, gravando, al contrario, sui proprietari di immobili di lusso o quasi che comunque potevano permettersi di pagarla… La Tasi funziona diversamente e lo si vede nel caso di Novara, insieme alle altre città annoverata nel grafico del Sole 24 ore che, in uno speciale di oggi, pone il problema innanzitutto dei tempi (troppi ritardi nel definire i parametri da parte dei comuni) e in secondo luogo delle cifre.
“I problemi a Novara sono di due tipi – spiega la capogruppo del Pdl Silvana Moscatelli – Innanzitutto il Comune di Novara, per scelta, ha deciso di applicare l’aliquota massima del 2,50, evitando così di applicare lo 0,80 che invece avrebbe richiesto un’analisi approfondita dei casi soggetti a detrazione. E proprio perché è stata scelta l’aliquota massima, non sono previste detrazioni che avrebbero agevolato i soggetti più deboli. Questo significa che anche se si ha una casa con una rendita catastale modesta si pagherà più di Tasi che di Imu rispetto al 2012. Le responsabilità sono duplici: la responsabilità nazionale di chi ha istituito la Tasi e la responsabilità di una politica locale che ha applicato il secco e non lo 0,80 che avrebbe dovuto studiare caso per caso. Peccato che il Comune di Novara non abbia una banca dati attendibile e anche quel poco che avevamo creato è andato distrutto. Quindi sarebbe stato un impegno improponibile studiare caso per caso”.
Come si evince dal grafico, che abbiamo preso a prestito dal Sole 24 Ore, a Novara per un bilocale “popolare” (categoria catastale A/4) la Tasi ammonta a 83 euro l’anno (mentre non si pagava nulla nel 2012 e nel 2013, grazie a sconti e detrazioni previste dall’Imu); per un trilocale economico (categoria catastale A/3, la tipologia di abitazione più diffusa) si pagano 228 euro a fronte dei 146 del 2012 e 46 per la mini Imu del 2013; infine, per un cinque locali civile (categoria catastale A2) la Tasi ammonta a 529 euro (contro i 604 del 2012 e 85 del 2013). Insomma, pagano i proprietari delle abitazioni più piccole e più diffuse.