E’ un tema che ormai interessa tutti noi in qualità di genitori, amici, zii, insegnanti, educatori ecc. Il cyberbullismo rappresenta una nuova forma di bullismo che oggi corre su smartphone e tablet, dispositivi alla portata di tutti, anche dei giovanissimi. Nel Novarese, il caso di Carolina Picchio ha colpito e scosso mente e cuore di molti. La giovane novarese è considerata la prima vittima di cyberbullismo in Italia. Di questo caso, con la testimonianza del padre Paolo Picchio, si parlerà questa sera alle 23.45 nel corso della trasmissione “Senza Peccato”, in onda su Rai2. La senatrice oleggese Elena Ferrara si sta occupando della problematica in Senato, prima firmataria del disegno di legge per un uso corretto della rete nell’interesse dei minori: “Il Ministero per la Pubblica Istruzione ha ripreso tale disegno per la stesura delle nuove linee guida ministeriali su bullismo e cyberbullismo. Per combattere questo fenomeno è necessario un coordinamento unico di tutti i soggetti e le istituzioni coinvolte, nell’interesse dei ragazzi, dei genitori e degli insegnanti: una grande lobby di solidarietà. Un percorso nato dall’esigenza di raccogliere e valorizzare i progetti formativi attivati nelle scuole di Novara e provincia; dove Carolina, prima vittima di cyberbullismo in Italia, viveva. Progetti di valore, a partire dalla stessa realtà oleggese, che confermano quanto il territorio abbia saputo reagire da subito al tragico episodio di oltre anno e mezzo fa. Oggi il ddl è depositato presso la Commissione Prima del Senato (Affari costituzionali), in attesa di essere discusso per poi essere portato in Aula. Mentre le progettualità, in essere o in previsione, che vanta il Novarese sono all’attenzione del Ministero, per dare continuità alle iniziative a tutela dei nostri studenti“.
Nella prima puntata del ciclo di documentari dedicati al disagio giovanile, il giornalista Milo Infante ha intervistato Ferrara. L’intervista andrà in onda questa sera, insieme alla testimonianza di Picchio. “Mancano pochi giorni al rientro al nuovo anno scolastico – conclude Ferrara – Il piano del Governo ‘La Buona scuola’ guarda con attenzione al gap che il nostro sistema scolastico denuncia in termini di innovazione e tecnologia. L’istruzione moderna non può prescindere dalla digitalizzazione; ecco perché risulta necessario attivare nelle aule un percorso continuo di formazione, che veda coinvolti gli insegnanti sull’uso di internet e su come tutelare se stessi e gli altri nella rete e sui social network. Un mondo straordinario, ma tutt’altro che virtuale“.