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Stefania Sansonna guarita dal covid, dona il plasma iper-immune: “Gesto che arricchisce chi lo fa”

Stefania Sansonna guarita dal covid, dona il suo plasma iper-immune al Maggiore: “Gesto che arricchisce chi lo fa”

Il gesto dell’azzurra dell’Igor Novara, servirà al Servizio di medicina trasfusionale dell’Aou Maggiore della Carità di Novara per curare i malati di covid-19.

Stefania Sansonna libero dell’Igor Gorgonzola Novara, è di recente guarita dal Covid-19, tornando in campo con la sua insuperabile carica trascinante, ma non ha perso occasione di dimostrare la sua generosità, mista alla consapevolezza di rappresentare un esempio per molti tifosi. Per questo, ha deciso di donare il suo plasma, per dare una mano al Servizio di medicina trasfusionale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara, diretto dal dott. Gennaro Mascaro, che da mesi mette in atto il protocollo sviluppato presso il San Matteo di Pavia, per l’utilizzo del plasma iper-immune da convalescenti (e per questo contenenti anticorpi) per la cura dei malati infettati da covid-19.

Nel corso della mia convalescenza, dopo aver contratto il Covid-19, ho letto tanto sulla terapia da plasma iperimmune e ho avuto modo di guardare il servizio dedicato all’argomento dalle Iene, rimanendone colpita – ha spiegato Sansonna – Così ho approfondito la cosa anche confrontandomi con i medici che mi hanno seguito nel percorso di guarigione e ho deciso che se avessi avuto i requisiti, avrei donato il mio plasma. Una volta guarita, sono entrata in contatto con il dottor Gennaro Mascaro e con il Servizio Trasfusionale dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, cui ho parlato dei miei propositi. Ovviamente hanno accolto con entusiasmo questa mia volontà e così, con l’appoggio anche del mio club, abbiamo organizzato il tutto”.

Una scelta consapevole dunque, che può anche servire a dare la giusta attenzione a questa importante possibilità seguendone l’esempio:Credo sia a tutti gli effetti un gesto di amore e di speranza per la comunità – continua il libero azzurro – Nella sfortuna di aver contratto il Covid-19, nonostante il costante rispetto di regole e prescrizioni, posso dire di aver avuto la fortuna che il mio corpo ha reagito al meglio all’infezione. Per cui, nonostante qualche giorno di febbre alta e altri sintomi, sono riuscita a guarire bene e a sviluppare una forte risposta anticorpale. Così ho pensato di condividere questa mia “forza”, con la consapevolezza di dare anche un messaggio importante e con la speranza di dare un contributo significativo.

Stefania Sansonna con lo staff del dott.Gennaro Mascaro

Una donna ed un’atleta educata ai valori della solidarietà, quegli stessi valori che ritrovo oggi nel club di cui faccio parte con orgoglio da sette stagioni. So che chi è più fortunato ha il dovere di tendere una mano a chi è in difficoltà e sono abituata a farlo in silenzio ma questa volta ho scelto di agire diversamente. Dopo aver parlato con i medici del centro trasfusionale, ho capito quanto sia importante sensibilizzare la gente a donare sangue in generale e in questo momento, in particolare, alla donazione di plasma. Così ho scelto di rendere pubblica questa mia decisione, con la speranza di essere da esempio ad altre figure pubbliche, del mondo dello sport e non solo, e soprattutto con l’obiettivo di spingere più persone possibile a fare altrettanto”.

Per Stefania Sansonna, donare è una di quelle azioni che in primis arricchisce “A volte si teme che donando il sangue e ancor più il plasma si possa incorrere in problematiche di carattere fisico, ci si possa debilitare… ma non è assolutamente così. Poche ore dopo la donazione di plasma, sarò pronta ad andare in campo con le mie compagne per preparare le nostre prossime partite e lo farò ancora più forte e determinata dopo questa donazione. A chi è nelle mie stesse condizioni dico solo una cosa: donate! Tendete una mano a chi oggi è in grande difficoltà: è il regalo più bello che possiate farvi!”.

 

Fonte Ufficio Stampa Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità Novara