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Novara

“Strada per strada”: «La passerella elettorale di Ballaré pagata dai Novaresi chilometro per chilometro»

Sarebbe legittima la passerella, se non venisse pagata con i soldi dei contribuenti…“: così i consiglieri della Lega Nord commentano l’iniziativa “Strada per strada” che è stata presnetata come una campagna di comunicazione e di ascolto dei cittadini, ma che, al contrario, ha assunto le sembianze di una vera e propria campagna elettorale.

Abbiamo visto in queste settimane la versione di Ballaré – scolaretto, che “strada per strada”, dopo tre anni abbondanti del suo mandato, cerca di informarsi sui problemi di cui lui stesso dovrebbe essere per primo cosciente dell’esistenza – spiegano i consiglieri Franzinelli, Canelli, Perugini e LanzoUna manifestazione di vanità che è evidentemente una malinconica passerella da campagna elettorale anticipata. Legittima, se pagata con le proprie risorse, assolutamente censurabile e deplorevole se pagata con i soldi pubblici“.

Sono due le determine dirigenziali di agosto e settembre che stabiliscono i costi dell’iniziativa: 4270 euro, comprensivi di stampa di manifesti, locandine, rollup, libretti e dépliant vari. “A tutto ciò – proseguono – vanno aggiunti i costi per il personale utilizzato: dipendenti per installare i gazebo, funzionari dell’URP e… vigili (ci chiediamo a cosa possa servire un vigile in tale iniziative: forse il sindaco ha paura di muoversi da solo per la città? Teme forse qualche esplosione da parte dei cittadini novaresi?). Invece di ascoltare i problemi della città come uno scolaretto, il sindaco Ballaré avrebbe fatto meglio a risolverne qualcuno, utilizzando per qualche famiglia novarese in difficoltà le migliaia di euro sprecate per la sua pre-campagna elettorale“.

Molto duri i commenti su “Strada per strada”, anche perchè l’appuntamento di Lumellogno coincideva con una seduta di consiglio comunale: “Cosa che non ci ha permesso di discutere un’importante interrogazione sul tema della sicurezza in città, sempre meno percepita dai novaresi soprattutto in zona stazione. Il sindaco era troppo impegnato, anche stavolta, nella passerella di Lumellogno; ormai è chiaro che per lui è meglio apparire negli spot elettorali che affrontare una seria questione come la sicurezza dei propri concittadini. Abbiamo capito ormai che a Novara esiste il metodo Ballaré, un singolare e non invidiabile modo di amministrare. Cioè quello di non fare nulla e lasciare la città allo sbando (vedi ex Campo TAV e gestione sicurezza e immigrazione), di lanciare progetti irrealizzabili facendo poi clamorose marce indietro (vedi Piazza Martiri e biblioteca al Castello), di tassare i novaresi oltre misura senza dare risposte ai problemi, anche sociali, che attanagliano Novara“.