Una città pulita, senza buche nelle strade, con i mezzi che funzionano e con le aree verdi curate ed ordinate? Roba da privilegiati, secondo il Sindaco di Novara Andrea Ballarè, che ha espresso il concetto davanti alla platea degli studenti del Liceo Scientifico Antonelli “Potevamo fare una politica che rispondesse alle esigenze della stragrande maggioranza dei cittadini – si legge nella cronaca odierna de La Stampa – che vivono in modo decente, adeguato e che chiedono giustamente strade sistemate e senza buche, aree verdi tenute a dovere e trasporti che funzionino perfettamente. Invece abbiamo investito sulla città che non ha lavoro, che ha perso casa, che non sa come pagare le bollette. Una scelta controcorrente, ma sono orgoglioso di averla fatta”.
Un principio che a noi pare un po’ aberrante e che sembra partire dal presupposto che chi non ha lavoro e non ha i soldi per pagare le bollette non abbia comunque diritto a strade decenti e servizi adeguati… Tanto più che questi interventi in favore “della città che non ha lavoro” (che pure ci saranno stati volendo dar credito alle parole del primo cittadino, nonostante i tagli al settore sociale degli ultimi anni) non sembrano aver avuto questi straordinari effetti…
Il primo a saltare sulla sedia per l’incredibile e straordinariamente classista concetto è l’ex primo cittadino di Novara Armando Riviera, che affida a fb un commento al vetriolo “Già si fa fatica, solo a guardarsi attorno a tacere, per carità di Patria, sulle molte cose che non vanno, poi apri il giornale e ti trovi le dichiarazioni del Sindaco agli studenti del Liceo Antonelli e allora non riesci proprio a tacere. Dunque il Sindaco ci dice di avere scelto, deliberatamente, di non essere intervenuto sulla manutenzione della città che, a suo dire, sarebbe un problema di una elite composta dalla ” stragrande maggioranza dei cittadini” per dare lavoro, casa e pagare le bollette ai cittadini meno fortunati. Questa curiosa divisione tra cittadini, pseudo classista, e’ veramente curiosa. Ballare’ non e’ minimamente sfiorato dal dubbio, visto le unanimi proteste quotidiane, che la disastrosa condizione in cui versano strade, marciapiedi, prati sconnessi, alberature e quant’altro, colpiscono, in ugual misura tutti i cittadini ? E che dati alla mano, negli ultimi quattro anni, i posti di lavoro sono ulteriormente diminuiti, le attività commerciali sono letteralmente crollate e che la maggioranza delle Imprese edilizie hanno cessato l’attività ? Ma di che cosa stiamo parlando…”.
Appunto di cosa stiamo parlando?
A ciò si aggiunga la solenne promessa, fatta sempre all’assemblea degli studenti, di riaprire il teatro Faraggiana fra un mese e mezzo. Considerato il fatto che il bando per la gestione del teatro scade il 30 settembre e che dovranno essere realizzate le opportune e previste opere di ristrutturazione… Insomma che dire? Auguri! Nello straordinario mondo di Ballarè tutto sembra possibile! Tranne quello che comunemente ci si aspetta da un sindaco “Pulire le strade, aggiustare le lampadine…”