Che gli Street Games si fossero già presentati come una manifestazione di successo era evidente, e così è stato: due serate sono state sufficienti per confermare che la direzione è quella giusta. Novara ha bisogno di vivere a stretto contatto con i suoi cittadini e il centro è la location ideale per organizzare eventi che siano in grado da una parte di animare la città stessa dall’altra di coinvolgere la gente. Se poi aggiungiamo che lo sport è l’ingrediente principale di questa rassegna, chiaramente il successo è garantito. Soddisfatto il neo assessore allo Sport Rossano Pirovano: “Gli Street Games sono un successo. La città in queste due prime serate è stata piena e viva fino a mezzanotte, con eventi di grande livello dal punto di vista sportivo, anche per quelle discipline considerate minori“. Tra le altre, ci piace segnalare la disciplina che ha riscosso particolare interesse agli Street Games di Novara, il baskin: ossia quello sport nel quale si confrontano atleti normodotati con disabili.
Fresco fresco di nomina, Pirovano in questi giorni è al lavoro per proseguire nei progetti avviati. Non è un mistero che le piccole società stanno attraversando un periodo non facile sia per la mancanza di finanziamenti sia per le difficoltà impiantistiche. Quest’ultimo è un tema che evidenzia anche Pirovano: “Purtroppo il problema è lo Sporting che prosciuga tutte le risorse che, altrimenti, potrebbero essere spalmate sugli impianti sportivi. Comunque, le attività sportive al nuovo Palazzetto funzionano bene e stanno crescendo. Siamo fiduciosi e riteniamo importante, anche per quest’anno, gestire direttamente la struttura, risparmiando dove sia possibile, ad esempio con il progetto di teleriscaldamento“. Secondo Pirovano, un nodo fondamentale è emerso anche dal convegno della scorsa settimana all’Università del Piemonte Orientale: “Accedere ai finanziamenti europei ci consentirebbe di intervenire sulle situazioni di difficoltà. Con Novara è Sport cercheremo sponsorizzazioni private che andranno a beneficio delle piccole e grandi società sportive novaresi“. Peccato, ci viene da dire, che agli sponsor piace investire dove c’è visibilità e che a Novara, invece, fatto salvo per qualche sporadica eccezione, lo sport di serie A (e forse anche di B) è un ricordo piuttosto lontano! E poi due nomi di tutto rispetto del mondo dello sport olimpionico, Milanoli e Nalin, proprio durante quel convegno lo hanno detto: “Ascoltiamo i bisogni dello sport, niente progetti galattici, solo un censimento del patrimonio umano disponibile. Lavoriamo su questo fornendo l’aiuto necessario a crescere“. Eh già, partire dalle fondamenta per costruire l’intero edificio. Solo così si riuscirà ad andare avanti. Nel frattempo, chissà, forse ci penserà l’Europa a salvare lo sport novarese… Siamo fiduciosi!