Buongiorno Novara!
Mi presento: sono Elisabetta, e ho accettato la piccola grande sfida a portare avanti una piccola rubrica sulla nostra parlata locale, per spaziare anche in argomenti che trattano la conservazione delle tradizioni del territorio. Mi auguro di essere all’altezza del compito, e se sbaglierò sono aperta a critiche e dibattiti. In questa rubrica vorrei rimarcare e tener viva tutta la letteratura dialettale novarese. Vorrei portarvi poesie, prose, di tanti autori novaresi, che spesso sono dimenticati nelle polverose librerie. Incomincerò questo viaggio nel tempo, che è immortale per certi scritti, citando a grandi linee la storia della vita dei poeti che ora non ci sono più, per far risuonare ancora la loro splendida voce scritta. Pubblicherò le loro più belle poesie, stuzzicando i lettori più attenti e invogliando ad una ricerca più approfondita. Nella nostra Biblioteca comunale esiste una sezione novarese cui si può accedere, per consultare la nostra letteratura locale, con tanto di possibilità di far fotocopie. (gli orari di consultazione, previa iscrizione annuale, sono: Martedì e Giovedì dalle 16 alle 18).
Vorrei però come prima poesia pubblicarne una di un autore vivente: il “sèst di Cinq”. Ovvero Giuseppe Tencaioli, denominato “il sesto” dei “Cinque” autori novaresi che fecero epoca perché letteralmente “fondarono” la letteratura in Novarese. Di loro parleremo più ampiamente nelle prossime occasioni: ci tenevo invece a pubblicare questa poesia che considero un apriporta alla comprensione della nostra “novaresità”.
Piemuntes o Lumbard? Nuares! (*)
Nuara l’è na marca da cunfin
e nüm ch’i stuma chì
gh’avuma i pé int la tèra dal Piemunt
ma ’l nòstar cel l’è cul dla Lumbardìa.
Nüm suma piemuntard o lumbardes
ciuè i suma un pò da tüti dü.
Ma lur par dì da no
i dìsan “nèn” opüra i dìsan “minga”
e alura nüm par mia fà di intort
disuma “mia” a la nostra manera
e cusì i restuma intes
che nüm i suma gent da rassa püra:
i suma nuares.
Piemontesi o Lombardi? Novaresi!
Novara è una marca di confine / e noi che la abitiamo / abbiamo i piedi sulla terra del Piemonte / ma il nostro cielo è quello della Lombardia. / Noi siamo piemontardi o lombardesi / cioè siamo un po’ di entrambi. / Ma loro per dire no / dicono “nèn” oppure “minga” / ed allora noi per non fare torti / diciamo “mia” alla nostra maniera / e così restiamo intesi / che noi siamo gente di razza pura: / siamo novaresi.
(*) Giuseppe Tencaioli, Un’altra sidassà, Novara: Stampa Tipolitografia La Terra Promessa, 2010, p. 17.
Un saluto ai lettori, e un augurio a tutta la redazione, perché possa essere l’inizio di un bel progetto che trovi sempre più spazio nella vita dei novaresi.