Una delle località più affascinanti della nostra provincia ed anche poco conosciute è il territorio di Pombia. Il Fai ha inserito nelle sue giornate di Primavera 2017 la località che ha registrato un tutto esaurito di presenze, soprattutto nella giornata di sabato complice un sole primaverile di ottimo auspicio. Grande l’impegno delle insegnanti della scuola media di Varallo Pombia Don Giuseppe Rossi, che hanno preparato i giovani ciceroni e gli alunni accompagnatori per le giornate.
I ragazzi si sono dimostrati ben preparati e molto gradevoli nell’accogliere i visitatori. Mora Simona e Federica Patroncino, con altre colleghe, hanno costantemente monitorato i ragazzi intenti alle spiegazioni storiche.
Il sito che ha maggiormente attirato l’attenzione è stato sicuramente il Ninfeo Romano, una costruzione datata al IV secolo, l’edificio sorge in area privata e difficilmente puo’ essere visitato quindi grande è stata l’attenzione dei visitatori per questo sito archeologico..
“Il ninfeo di Pombia é una costruzione su pianta ottagonale, secondo uno schema classico, coperta da una volta cupoliforme. La tradizione locale comunemente lo denomina “vasca romana. La parte inferiore ed il pavimento dell’edificio risalgono al IV secolo” .
La Chiesa di San Vincenzo in Castro e la Chiesa di San Martino sono altri due gioielli architettonici e storici del territorio, poste in un ambito geografico di grande fascino ambientale, con l’affaccio naturale sul balcone della Valle del Ticino. Luoghi da riscoprire e rivalutare come ci racconta il Sindaco Giovanni Grazioli, che ha partecipato attivamente a tutte le visite con i ragazzi delle scuole.
Maria Rosa Marsilio