Buongiorno
Novara

Sugli orari delle slot, «l’amministrazione fa solo gli interessi del privato»

Riceviamo e pubblichiamo:

“Egregi Sindaco, Egregio Sig.Ass. Caressa,
con questa lettera aperta ci rivolgiamo a Voi e a tutta l’Amministrazione comunale per manifestare il nostro disappunto riguardo all’ordinanza 861 del 10 agosto con cui sono stati nuovamente estesi gli orari di funzionamento delle slot, dalle 11.00 alla 1.00 e fino alle 2.00 il venerdì e il sabato, a pochi giorni dalla decisione del Tar che ha reso nuovamente operativa l’ordinanza – sempre del Comune di Novara- 346 del 2016, ben più restrittiva circa gli orari delle slot, legittima misura a tutela della salute pubblica, bene che non può essere assolutamente sacrificato in nome della pur sacrosanta iniziativa economica privata.

Sui nuovi orari delle slot, “Mettiamoci in gioco” polemizza con il Comune

La esigenza di un equilibrio tra questi due poli è presa in considerazione anche nell’ultima ordinanza, che ricorda come sia compito dell’Amministrazione comunale contemperare gli interessi contrapposti, tutelando «l’accresciuta esigenza sociale di protezione delle fasce più deboli maggiormente esposte al fenomeno della ludopatia» e«tenendo comunque in considerazione l’esigenza di sostenere le attività economiche stanziate sul territorio comunale garantendone condizioni che ne consentano lo svolgimento e lo sviluppo». Tuttavia nell’ordinanza sono considerati solo gli interessi degli operatori che hanno esposto all’Amministrazione le proprie riserve sulla vecchia ordinanza, che permetteva il gioco nelle fasce orarie 10.00-13.00 e 18.00-24.00, mentre è ignorato completamente il problema della ludopatia, che riguarda anche il nostro territorio, dove 400 persone sono in cura presso l’ambulatorio Gap (Ambulatorio Gioco d’azzardo patologico) dell’Asl e tante altre hanno bisogno di aiuto. In proposito ricordiamo che il Sindaco ha autorità e competenza in materia di salute pubblica.
Insomma, sembra proprio che il Comune non abbia cercato in realtà una sintesi tra i due interessi contrapposti, commettendo un duplice errore: nel metodo, poiché ha ascoltato una sola campana, (gli operatori economici) ammettendolo esplicitamente, e anche nel merito, giungendo a una conclusione opposta a quella già ricordata del Tar, ignorando i ripetuti allarmi lanciati da diversi studi, da organizzazioni e comitati come il nostro e, con grande autorevolezza sul nostro territorio, dall’Asl.
L’accordo tra Comune, Provincia e Associazioni del territorio per realizzare percorsi di prevenzione fatto presente agli organi di stampa è reale (per ora solo nelle intenzioni, essendo programmato per i prossimi mesi l’inizio delle attività) e motivo di orgoglio: riconosciamo la serietà e l’impegno di due Enti differenti e di colore politico differente che, invece di cedere a invidie e a contrasti come spesso accade, decidono di collaborare coinvolgendo gruppi organizzati della società civile. Ma non dimentichiamo le rassicurazioni ricevute sull’applicazione dell’ordinanza del 2016 se e quando ripristinata e vogliamo ricordare come uno dei punti fermi espressi dal Comitato risiede proprio in una efficace limitazione degli orari delle slot: questa deve accompagnare i percorsi di prevenzione, che non sono sufficienti e soprattutto non sono un’attenuante ai cedimenti sul piano normativo. Un’attenuante di cui noi saremmo, nostro malgrado, complici.
Per questo Vi chiediamo un deciso ripensamento sull’ordinanza. La possibilità di gioco dalle 11.00 alla 1.00, estesa alle 2.00 il venerdì e il sabato, non è sufficiente. Il divieto nelle prime ore del mattino è senz’altro apprezzabile, ma è l’unico effettivamente presente: il gioco sarà possibile per la gran parte dell’orario di apertura e soprattutto non è prevista un’interruzione mediana, utile, come sottolineato più volte dagli esperti del Gap, per spezzare una dinamica perversa che spesso fa perdere la cognizione del tempo. Chiediamo pertanto una riduzione dell’orario e soprattutto la reintroduzione di un’interruzione intermedia.
Ribadiamo la nostra disponibilità al confronto con l’Amministrazione e se necessario con gli esercenti, convinti di poter raggiungere la migliore mediazione possibile per fare l’interesse di tutti i cittadini e in particolare di quelli più fragili ed esposti alla piaga della ludopatia”

per il Comitato novarese “Mettiamoci in gioco”
G.Albertinale – Ryan Coretta
(Federconsumatori Novara –Libera Novara)
Adiconsum, Adoc, Arci, Auser, Federconsumatori, Legambiente, Libera Novara