Eccesso di zelo o necessità di voler condividere pesanti responsabilità? Oggi ai consiglieri comunali, il Sindaco di Novara, Andrea Ballaré, ha sottoposto una serie di emendamenti a compensazione del secondo deferimento della Corte dei Conti. Ma due esponenti della maggioranza, Biagio Diana e Roberto D’Intino, si sono astenuti: segno evidente che anche una parte del Pd comincia a mal sopportare l’atteggiamento che la giunta ha sin qui dimostrato nei confronti della gestione dei conti della municipalità: “Ci vuole più attenzione e maggiore collegialità nelle decisioni”, hanno ribadito in sintesi i due consiglieri nei loro interventi.
In sintesi succede questo: tutto parte dalla famosa pronuncia dell’organo contabile torinese tenuta nascosta al consiglio fino all’approvazione del bilancio preventivo 2015. Al di là dell’aspetto politico e delle responsabilità, l’amministrazione ha dato le proprie risposte, deliberate dalla Giunta, alla Corte dei Conti la quale, come riscontro, ha presentato nuove osservazioni e un nuovo deferimento, con la convocazione il 18 giugno di sindaco, assessore e tecnici in seduta pubblica per chiarire la grave situazione finanziaria dell’ente pubblico. Ma se le prime risposte dell’amministrazione sono state approvate dalla Giunta, come detto, per questo secondo deferimento l’esecutivo ha deciso di portare la documentazione in consiglio e chiederne l’approvazione. Non si dimentichi, tra l’altro, che la Corte dei conti, come già scritto altrove, chiedeva entro e non oltre il 15 giugno (oggi, dunque) la presentazione di eventuali osservazioni e risposte. Motivo per cui la delibera in discussione oggi in consiglio comunale, prima dell’approvazione degli emendamenti, è stata inviata all’organo contabile. Emendamenti di non poco conto: dalla modifica del piano occupazionale (con l’intento di rimpolpare il settore riscossione tributi) fino al piano economico finanziario di Acque Novara Vco (“che dimostra la sostenibilità del rimborso in tre anni e che costituisce presupposto per l’approvazione da parte degli istituti finanziari”), per arrivare alla vendita del 20 per cento delle azioni di Pharma. Questioni che, a detta della minoranza, “andrebbero discusse con dovizia di approfondimento e di attenzione”.
“Il bilancio – ha commentato il consigliere Daniele Andretta – ve lo sta scrivendo la Corte dei Conti. Di fatto il Comune di Novara è già commissariato dalla Corte stessa. Non si è mai visto niente del genere: niente documenti, niente approfondimenti su questioni certo di non poco conto. Ma, dopo quello che è successo, come si fa a dare credibilità a questa amministrazione? E mentre l’assessore Dulio sta cercando di dare risposte serie alla Corte dei conti, il vicensindaco annuncia platealmente che in autunno sarà inaugurato il Castello. Ovvio, non potete presentarvi a mani vuote alle prossime elezioni”.
“Perdite continue – aggiunge Antonio Pedrazzoli di Forza Italia – perdiamo soldi dallo Sporting e non incassiamo gli affitti dagli immobili conferiti alla Fondazione Coccia. Tutto questo cuba un milione di euro”.
“Cadono le braccia a vedere queste cose – dice Mauro Franzinelli, Lega Nord – Sono seriamente preoccupato per il futuro di questa città”.
“La Corte dei conti ha messo la parola “fine” all’amministrazione Ballarè”, ha dichiarato Gerry Murante, FI.
Insomma, un susseguirsi di commenti negativi ad una procedura per niente condivisa dall’opposizione e non appoggiata nemmeno da alcuni consiglieri di maggioranza.
Ore e ore di dibattito partito dalla mancanza di un parere, sugli emendamenti, da parte dei revisori dei conti, presenti comunque in aula. Una sospensione e poi la ripresa del consiglio. E dopo le dichiarazioni, il voto: 16 a favore, 3 astenuti e 8 consiglieri che non hanno partecipato al voto.