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Novara

Sui Nidi, la Cgil torna alla carica: «Serve chiarezza da parte dell’amministrazione»

Nido Balconi: la Cgil chiede un confronto formale su lavori e occupazione

“Ancora non si è capito bene quli siano le problematiche reali che rendono indispensabile la chiusura temporanea del nido Balconi e, soprattutto, durante lultima assemblea pubblica, non è stata sufficientemente chiarita la visione in prospettiva, sul servizio, dell’amministrazione”. Torna alla carica sulla chiusura dei nidi la Cgil che invita “l’amministrazione a pianificare i lavori, ritenuti indispensabili, in maniera tale che questi non interferiscano negativamente sulla fruibilità del servizio da parte dell’utenza e quindi, come ordinariamente avviene per la manutenzione di tutti gli edifici scolastici, a prevedere la loro effettuazione durante la chiusura estiva”.

A seguito dell’annunciata chiusura del nido Coriandolo e del Balconi (il primo per mancata capienza, il secondo per lavori di ristrutturazione), il sindacato della Funzione pubblica chiede “un’informazione tempestiva, puntuale e capillare nei confronti delle famiglie circa l’effettiva fruibilità delle strutture per il prossimo anno scolastico; da ciò deriva l’evidente necessità che si provveda, per quest’anno, anche a prorogare i termini ordinariamente previsti per le iscrizioni”.

La preoccupazione dei sindacati riguarda anche l’occupazione: “Non bisogna, poi, minimizzare o sottovalutare le ricadute indirette sull’occupazione del personale di cooperativa a seguito di eventuale ulteriore riduzione delle prestazioni orarie richieste, conseguente alla temporanea chiusura delle strutture”.

Infine, si chiede di “fare una volta per tutte chiarezza sull’intendimento dell’amministrazione in merito all’attuale lista di attesa. Anche in considerazione del fatto che è in via di approvazione definitiva il decreto che riconosce la collocazione a pieno titolo del servizio dei nidi all’interno del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita ai sei anni, noi riteniamo che l’amministrazione non si debba fermare all’obbiettivo della semplice tenuta del livello attuale di offerta, già sottodimensionata rispetto alla domanda a causa dei problemi di organico, ma che debba perseguire il pieno utilizzo di tutta la ricettività teorica dei nidi comunali; in tale ottica assume particolare importanza il piano straordinario di assunzioni nel servizio educativo, specificamente previsto dal decreto enti locali dello scorso anno, al fine di poter integrare adeguatamente l’organico delle educatrici. Solo così l’amministrazione potrà dimostrare di sostenere e valorizzare efficacemente il sistema dei nidi, in una visione di prospettiva, e di voler dare una risposta concreta ed adeguata ai bisogni delle famiglie in lista d’attesa”.

La risposta richiesta è quella di un “confronto formale, coerente con i propositi dichiarati in Consiglio Comunale e in assemblea”.